mercoledì, dicembre 24, 2008

BUON NATALE

Questo pomeriggio non ho lavorato, nel senso che non ero in ufficio. Ho svolto le mie mansioni da vicepresidente di una casa di riposo e sono andato a fare gli auguri agli ospiti della struttura originari del mio paese. Pensavo fosse una passeggiata, tanti auguri, qualche parola con i vecchietti, una chiacchierata e poi via a casa pronto a completare gli ultimi preparativi per il Natale. In fondo sono i soliti nonnini che incontro ogni volta che ci vado. Invece oggi sono tornato a casa rivoltato come un calzino, stanco, forse sconvolto, probabilmente con un overdose di storie di vita, certamente avendo imparato molto da questo contatto vero ed intenso.

Ho incontra 37 PERSONE con le loro storie, le loro difficoltà, la loro dignità. La nostra struttura è bella, nuova, ospitale, l’assistenza e ottima. Eppure nessuno di quei 37 ospiti ha dimenticato di dire “ qua se sta ben… ma vutu meter a casa mia!!!” ( traduzione: “ Qui si sta bene… ma vuoi mettere a casa mia!!”).
Ho visto 37 PERSONE con problemi, difficoltà, necessità e anche se non ci penso mai che possa succedere, ho visto cosa ci riserva il futuro. Non ci pensiamo mai, crediamo di avere in eterno 20 anni, di poter fare sempre quello che stiamo facendo oggi con la stessa facilità e semplicità. Ed invece può essere difficile anche la cosa che oggi ci sembra più banale.
Ho visto una signora bloccata a letto da problemi alle gambe ma con una testa lucida e pronta accoglierci nella sua stanza con un gran sorriso preoccupata solo perché gli era stata negata la pensione di accompagnamento. Ho visto un quasi novantenne dagli occhi dolcissimi accoglierci dal suo letto con un gran sorriso e intrattenerci scherzando sui suoi problemi e sulla sua gioventù. Ho visto anche PERSONE in cui l’età, la stanchezza, l’usura hanno intaccato di più il fisico e la mente e oramai vivono in un loro mondo diverso da quello che vediamo noi o addirittura sono stati avvolti da una nebbia che ne ha ottenebrato la mente e li costringe nel loro isolamento.
Mi ha colpito un signore che ci ha raccontato la sua storia:
“ Ho 90 anni, fino a Gennaio ero una persona normale e avevo la mia vita normale. Ma a Gennaio sono caduto e mi sono rotto un femore e da quella volta sono qui legato a questa sedia a rotelle, ma per il resto non è cambiato niente, io sto bene come prima” “Certo, “ gli fu risposto, “ Si vede e si sente che è ha la mente di un giovanotto!” e lui ha dato una risposta che mi ha gelato il sangue, “Esatto! Vi rendete conto cosa significa avere una mente lucida e trovarsi legato qui a questa sedia? Almeno avessi battuto la testa cadendo…” e con la mano un po’ tremante si è timidamente asciugato una lacrima.

Caro Babbo Natale, non so se sono stato buono quest’anno ma ti scrivo comunque.
Per questo Natale voglio un regalo di meno ed un amico di più seduto alla mia tavola, Voglio un panettone di meno e un giorno in più da passare con i miei cari, voglio uno spumante di meno e un bacio, una stretta di mano e uno sguardo sincero di più. Voglio che dedichi meno tempo a me oggi per potermene dedicare di più domani quando ne avrò bisogno, vorrei che arrivasse un po’ di luce nelle vite buie di chi soffre.

Buon Natale a tutti e che il nuovo anno vi porti gioia, felicità e salute….

Un abbraccio di cuore

giovedì, ottobre 30, 2008

200.000 o 2 Milioni?


Quante erano le persone presenti alla manifestazione organizzata dal PD? Mha! E a chi importa? A me no, sicuramente al gruppo dirigente del PD. A me, vista da fuori, importa solo che erano in tanti.

 

Aveva senso farla la manifestazione? Mha! Secondo me no, ma questa è una opinione mia. Sicuramente non serviva al paese, sicuramente serviva ai gruppi dirigenti del PD per contarsi, per misurarsi e per provare che ancora esistono.

 

Per tutte e due le domande, viste da italiano la risposta è "Bho!! " ma vista dalla parte del palco e cioè vista dal gruppo dirigente del PD le risposte sono sicuramente più precise e argomentate.

 

Sbaglia Berlusconi a denigrare le tante, non so quante, persone che hanno manifestato a Roma. Posso essere d'accordo che era più una manifestazione interna che una vera protesta, posso capire che fossero beceri postcomunisti, posso capire che anche 2 milioni sono una minoranza degli italiani, posso capire tante cose, ma non capisco il voler denigrare il pensiero e le idee di chi era effettivamente in piazza. Fossero anche solo i 200 mila contati dalla questura, sarebbe l'opinione di 200mila italiani quello che Berlusconi sta eliminando con un colpo di spazzola come fosse forfora sul suo doppiopetto.

E' vero che poi il governo comunque decide a maggioranza e quindi continuerà a fare come crede ma sarebbe auspicabile che il fare come crede sia successivo all'avere ascoltato anche quei 4 gatti che manifestavano o quei 4 gatti che non sono la maggioranza. Magari non accogliendo nulla di quello che viene richiesto, magari andando dalla parte opposta di dove vuole andare l'opposizione, ma se lo si fa dopo aver ascoltato il cosa e il perché dell'opposizione può succedere che ci si accorga di aver dimenticato un dettaglio, di aver preso un abbaglio, o di aver tralasciato un idea interessante.

Cavaliere, pensi che bello sarebbe  arrivare in conferenza stampa a dire " abbiamo approvato la tal legge a maggioranza, voglio fare notare che l'opposizione ha votato contro anche dopo che erano state accolte le loro osservazioni…"  Ma questa soddisfazione non se la vuole proprio togliere?

 

E allora, perché denigrare le minoranze quando si è in maggioranza? Perché dimenticare che fino a 6 mesi fa le situazioni erano invertite? Perché pensare di possedere la verità assoluta, di essere indiscutibilmente dalla parte della ragione perché migliori degli altri se poi quando si invertono le parti ci si comporta allo stesso modo?

 

Berlusconi, mi ascolti, chi è imperatore per decisione divina fa quello che crede e si barrica dietro alla sua onnipotenza senza ascoltare nessuno. Il leader fa quello che vuole ma lo fa ascoltando gli altri e convincendoli che è la cosa giusta da fare, motivandoli e trascinandoli. Lei è un leader, ascolti quello che le viene detto anche da chi non la pensa come lei, anche da chi non è d'accordo pur avendo la stessa visione d'insieme, cominci ad allenarsi iniziando ad ascoltare la sua di base, ascolti cosa le dice la pancia del suo partito e quando ci sarà riuscito le verrà semplice ascoltare tutti. Mi creda cavaliere, faccia pure quello che le dice il cuore o il cervello, ma ascolti la pancia perché è quella che poi vota. 

 



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martedì, ottobre 14, 2008

LA BORSA DI CARTA


No! Non sto parlando della borsa della spesa. Sto parlando del mercato azionario.

E' una disgrazia che l'umanità si sta portando dietro da tempo immemorabile, non è un problema moderno come vogliono farci credere.

Un tempo tutto si basava sul baratto. Il ciabattino produceva scarpe e le dava al pescivendolo in cambio di pesce e al conciatore in cambio di pelli. Poi il pescivendolo ebbe un idea. Colpito dal fatto che lui cambiava le scarpe molto di rado ma il ciabattino gli chiedeva il pesce tutti i giorni pensò di avviare una linea di credito. Quando il ciabattino gli forniva un paio di scarpe decidevano quanto pesce valevano e il pescivendolo doveva fornirlo fino ad esaurimento del credito al ciabattino. Diventava però scomodo tenerne conto, allora il ciabattino ebbe un idea. Fissiamo un prezzo per le scarpe e uno per il pesce e lo esprimiamo in conchiglie, allora un paio di scarpe valgono cento conchiglie e un kg di pesce vale due conchiglie. Quando il ciabattino vendeva le scarpe al pescivendolo riceveva le conchiglie che poi un paio al giorno restituiva in cambio di pesce. Nacque così il denaro. Nacquero anche le prime speculazioni e i primi problemi con un economia non più basata su beni materiali ma sulle idee del loro valore, perché vedete, in quel paese cominciarono ad esserci 10 pescivendoli ma un solo ciabattino. Quel ciabattino non era il più bravo ma semplicemente l'unico a fornire scarpe a tutti i pescivendoli ma sceglieva di prendere il pesce solo da chi gli faceva il prezzo migliore e gli dava il pesce più buono. In questo modo il valore del pesce calò notevolmente pur aumentando la qualità mentre le scarpe diventarono carissime e di pessima qualità. I pescivendoli diventarono sempre più poveri lavorando sempre di più e meglio mentre il ciabattino diventò sempre più ricco producendo sempre più scarpe di pessima qualità.

Ad un certo punto i pescivendoli non avevano più conchiglie per pagare il pane e quindi le chiesero in prestito al ciabattino che fu così magnanimo da prestarle purchè gli venisse riconosciuto un interesse sulle conchiglie prestate. Rendendosi conto che con questo sistema riusciva a guadagnare di più che producendo scarpe di pessima qualità chiuse il negozio da ciabattino e aprì un negozio che chiamò banca. Poi andò dei pescivendoli e gli propose di diventare loro socio acquistando una parte della loro attività in cambio delle conchiglie che gli servivano per proseguire nel loro lavoro.  

Così il ciabattino divenne proprietario di tranci di pescivendoli che grazie all'apporto di conchiglie fresche riuscirono a vendere di più e con il sudore della loro fronte a far aumentare il valore della loro attività arricchendo in questo modo anche il ciabattino. Poi un giorno il ciabattino si incontrò con il ciabattino di un paese lontano e si confrontarono scoprendo che avevano percorso la medesima strada solo che l'altro ciabattino aveva investito le sue ghiande (questo avevano scelto come moneta) per entrare in società con gli allevatori di maiali della sua zona dove non c'era pesce.

Il nostro ciabattino aveva sempre covato il sogno di possedere una parte di un allevamento di maiali così propose lo scambio al suo collega, Cedette parti delle sue parti di pescivendoli in cambio di parti di allevamenti di maiali . Nacque così la borsa. Ma era difficile per i pescivendoli capire in questo momento da chi erano posseduti. Si decise quindi di dividere ogni attività in un numero determinato di fette da cedere o acquistare in pacchetti. Nacquero le azioni.

 

Da quel lontano giorno in poi l'uomo è stato sottomesso da un mercato falso che non funziona sul reale valore dell'attività dei pescivendoli ma basa i suoi valori su quanti ciabattini sono disposti a comprare azioni dei pescivendoli o  a venderle.

 

Oggi siamo riusciti a raggiungere l'apoteosi di questo perverso meccanismo. I ciabattini ci fanno sapere che hanno perso miliardi di conchiglie e/o ghiande del loro capitale e cominciano a piangere lacrime amare che bagnano i pescivendoli che preoccupati per la sorte dei loro "possessori" si lamentano della crisi e dei problemi del mercato. Ma quelle montagne di conchiglie sparite dove erano? Erano il valore del banco frigo dei pescivendoli? Erano il valore dell'allevamento dei maiali? No! Erano un valore teorico basato sulla volontà dei ciabattini di comprare o vendere quelle azioni. Praticamente i ciabattini hanno perso dei denari perché avevano voglia di vendere, ma hanno in realtà perso dei denari che avevano guadagnato quando avevano voglia di comprare. In realtà quelle conchiglie e quelle ghiande non sono mai esistite.

Però ora riappare un personaggio che ci eravamo dimenticati dopo averlo nominato all'inizio della storia. Il conciatore.

 

Il conciatore, visto che oramai nessuno gli chiedeva le pelli a parte il ciabattino molto tempo fa decise di non essere un libero conciatore ma di fare il conciatore dipendente del ciabattino. Il ciabattino ogni mese gli riconosce un tot di conchiglie per il lavoro svolto.

Lui si che le conchiglie le vede davvero, non sono finte come quelle del ciabattino anche se il ciabattino cerca di pagarlo dicendogli che le conchiglie le versa nella sua banca a disposizione del conciatore. Ma quando il conciatore usa quelle conchiglie le deve avere in mano, sono vere.

Però il conciatore si preoccupa, vede il suo ciabattino che piange per le conchiglie inesistenti perse e pensa" Chissà le mie conchiglie se ci sono ancora..:" va dal pescivendolo e lo vede che piange perché il suo parziale possessore , il ciabattino, gli ha fatto notare che ha perso una montagna di conchiglie a causa della svalutazione della sua pescheria e lui per questo si sente in colpa. Allora il conciatore si preoccupa ancora di più perché, dopo che il ciabattino gli ha detto che non può aumentargli lo stipendio a causa dei ben noti problemi delle conchiglie sparite ma mai esistite, ora il pescivendolo gli dice che deve aumentare il costo del pesce per rientrare delle perdite dovute alla scomparsa delle conchiglie mai esistite. Allora il conciatore ci pensa un attimo e non compra più il pesce, va a casa nel suo orticello e si mangia due carote. Arrabbiato ed affamato non ha nemmeno voglia di andare a comprare le scarpe di cui ha bisogno ma che non può coltivare nell'orto. Così quella sera il ciabattino si incupisce ancora di più perché non ha venduto nulla ne con le pescherie di cui e parziale proprietario e nemmeno nei negozi di scarpe che ha in società con il ciabattino lontano, quello delle ghiande e dei maiali. Il giorno dopo va dal conciatore e gli dice che per questa settimana non serve che conci le pelli perché non c'è lavoro e che quindi lui non lo pagherà.

 

Allora il conciatore, chiuso in casa e colto dalla disperazione, prende una decisione. Se ne va a pescare e il pesce pescato, dopo essersi sfamato, lo va a vendere al pescivendolo in cambio di scarpe prodotte dal suo parziale proprietario il ciabattino. Il ciabattino, dovendo pur mangiare qualcosa si mise nuovamente a costruire scarpe di buona qualità per paura che il conciatore andasse a prenderle dall'altro ciabattino ( quello dei porci). Nello stesso momento il ciabattino lontano ( quello dei porci) decise di essersi stancato di giocare con ghiande e conchiglie e ricominciò anche lui a rifare scarpe rimettendo l'allevatore di maiali nelle condizioni di potersi nuovamente occupare dei maiali e non delle ghiande.

Dopo questo periodo di pazzia in cui i ciabattini si preoccupano di conchiglie che non esistono e i pescivendoli si preoccupano di ciabattini che non fanno scarpe ma giocano con le conchiglie, l'unica strada per ritornare in un mondo reale è che tutti facciano il loro lavoro praticamente e non teoricamente permettendo così al conciatore di continuare a conciare pelli per poter andare a comprare il pesce, il prosciutto e le scarpe che gli servono senza preoccuparsi di dove siano finite le conchiglie che, oltre a non servirgli, tre le altre cose nemmeno esistono.

 

E vissero tutti felici e contenti….. finchè non arrivò l'EURIBOR!!!!           



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giovedì, ottobre 09, 2008

RICORDANDO LA MIA MAESTRA


Ho superato l'esame di 5 elementare ben 30 anni fa. Certo, di acqua sotto i ponti ne è passata, ma ancora oggi rivivo guardando i miei figli quei giorni felici e spensierati. Io come genitore sono però  costretto a fare una domanda che i miei genitori non hanno mai fatto. Quando mia figlia mi racconta cosa gli è successo a scuola io devo chiedergli " Ma con quale maestra è successo?"

 

Questa è la sostanziale differenza tra la scuola di 30 anni fa e quella odierna visto che i miei figli sono tra i fortunati che frequentano classi dove il grembiule è ancora un obbligo.

 

Io parlo inglese non fluentemente, ma questo certamente non per colpa dell'insegnante, ed uso abitualmente il computer, rispetto ai miei figli ho però un dolcissimo ricordo della mia maestra. Ricordo la maestra come una mamma severa ed esigente ma sempre disponibile e sempre presente. Ricordo l'alzarsi in piedi alla mattina per salutarla, ricordo il silenzio che scendeva quando chiedeva attenzione, ricordo la pazienza e l'amore che metteva nello spiegarci le cose. Ricordo anche le punizioni per i comportamenti più "discoli", ricordo il crocifisso e la foto del presidente della Repubblica.

Mio figlio più grande, dopo 4 anni di scuola elementare, ha una sola delle 5 insegnanti che non è mai stata cambiata. Le altre non sono mai riuscite a rimanere stabili per più di 2 anni. Io ancora oggi so dove abita la mia insegnante, mio figlio ha bisogno di un agenda elettronica per memorizzare gli indirizzi delle sue maestre. E' questo l'insegnamento delle nuove tecnologie che si può fare solo grazie al modulo di insegnamento? Certo, anche l'insegnante "fissa" di mio figlio è una buona insegnante, certamente anche lei fa con amore e dedizione il suo lavoro, di sicuro anche tutte le insegnanti che si sono susseguite nelle varie cattedre hanno capacità e amore per il loro lavoro, ma un bambino dai 6 ai 10 anni ha dovuto adeguarsi ad almeno 12 modi di insegnare diversi, ha dovuto capire e comprendere 12 figure diverse che dovevano anche diventare dei punti fissi per un bambino che sta crescendo. Oggi capisce un po' l'inglese perché le istruzioni dei videogiochi sono spesso in inglese, sa usare il computer perché da quando è nato ha visto suo padre che ci smanettava, in compenso ha ritardi, a mio avviso gravi, nel programma di storia e geografia perché ogni anno ha dovuto ricominciare capendo cosa voleva l'insegnate, nella sua classe non c'è motivo di essere rispettosi ed educati tanto non é in gioco la promozione e probabilmente non sa chi è il nostro presidente della Repubblica ( anzi, probabilmente non sa cosa sia la Repubblica).   

Dopo un continuo attacco delle proposte del ministro Gelmini, dopo aver letto tutti i giorni sul giornale lettere o articoli contro il maestro unico, il grembiule, l'educazione civica e il voto in condotta mi chiedo dove sbaglio io che invece sono favorevole a tutto questo? Se tutto quello che si legge in giro è vero, sono io l'unico ad avere questi ricordi della mia vita scolastica? Sono l'unico che è andato a vedere la ricerca che ci pongono al 4° posto in Europa come istruzione primaria grazie al modulo, ma ho scoperto anche che chi è davanti a noi adotta in tutti i casi l'insegnante unico? Sono l'unico a dubitare del fatto che il modulo sia la soluzione dei problemi di apprendimento dei nostri figli? Certo, volendo denigrare la qualità del nostro corpo insegnanti si può argomentare che con 5 insegnanti è più probabile averne qualcuno di bravo, ma avendo rispetto degli insegnanti? Non è più probabile invece che un solo insegnante possa apprezzare le doti e le propensioni dei nostri figli che magari sono bravi in matematica ma scarseggiano in storia? Nel modulo abbiamo un insegnante che considererà il nostro bambino un buon alunno e un insegnante che lo riterrà un somaro, con l'insegnante unico avremo un insegnante che lo riterrà un alunno con più predisposizione verso la matematica rispetto alla storia, e credo che questa sia la valutazione corretta dei nostri figli

 

 

Beh! io non mi ritengo retrogrado ma sinceramente mi auguro che la scuola primaria possa riguadagnare l'importanza, il rispetto, il ruolo educativo, il ruolo formativo che ha avuto per me. Se poi l'insegnate unica avrà delle lacune nel campo informatico pazienza,  oggi succede spesso che siano i bambini ad insegnare ad usare il computer ai grandi; se l'insegnante unica avrà delle carenze in inglese pazienza, avranno modo, occasioni e stimoli per impararlo meglio. L'unica cosa che mi auguro venga insegnato ai miei figli, dopo ovviamente alle basi per poter procedere negli studi, è il rispetto, l'educazione, il sacrificio e la dedizione che in ogni cosa dovranno mettere per poter superare gli ostacoli futuri. Imparato questo potranno affrontare qualsiasi materia che nella vita vorranno o dovranno approfondire, senza di questo le nozioni in più che potranno ricevere da 5 insegnanti diverse non compenseranno mai la mancanza di una figura solida e affidabile nel momento del loro passaggio dalla prima infanzia alla vita adulta.



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martedì, settembre 23, 2008

FINALMENTE!!


E' finita… finalmente si chiude il sipario sulla tragicomica farsa dell'Alitalia.

 

Ora non ha più importanza tutto quello che si è sputato con velenosa rabbia fino ad oggi.

Ora non ha più senso parlare di Air France… non c'è più!

Ora non ha importanza chi ha fatto scappare i francesi…. Non ci sono più!

Ora non ha importanza se l'offerta CAI era svantaggiosa … Non c'è più!

Ora non ha più importanza se il Governo si impegnava con ammortizzatori speciali….!

Ora non importa più se la sinistra piange per la perdita di alcune migliaia di posti di lavoro…!

Ora non ha più importanza se i soci della CAI erano stati tirati dentro da Berlusconi con promesse di aiuti in altri settori….!

 

Con il finale se possibile ancora più tragicomico del resto della vicenda si sono finalmente manifestati i veri responsabili del fallimento Alitalia.

 

Ho visto scene che spero di non rivedere più in televisione, feste, baci e abbracci tra i sindacalisti e i lavoratori che manifestavano contro la CAI. Ebbene il fallimento di Alitalia proprio da li parte.

Non da alcuni dirigenti incapaci, o meglio non solo da loro. Non da governi che ci hanno messo le mani, o meglio non solo da loro. Non da sindacati che non hanno fatto il bene dei lavoratori difendendo l'azienda, o meglio non solo da loro.

Il male dell'Alitalia è proprio in quelle migliaia di piloti e assistenti di volo che, per non rinunciare a 300 posti di lavoro ( questa era l'ultima differenza rimasta tra quanto proposto da Cai e quanto chiesto dai sindacati dopo l'offerta di Cai di far partecipare i dipendenti agli utili…) hanno considerato come una vittoria il fatto che perdano il posto di lavoro 20.000 persone più l'indotto.

 

Questa è la grande vittoria per cui festeggiavano ieri i rappresentanti di piloti e assistenti di volo. Gli stessi che qualche giorno fa dicevano che il piano Air France lo avrebbero respinto anche oggi, gli stessi che godono di privilegi superiori a quelli dei loro colleghi delle grandi compagnie aeree.

Sono gli stessi che anno ottenuto l'appoggio da una CGL che finalmente mostra la maschera dell'organo di partito di estrema sinistra che per fare un dispetto al nemico Berlusconi è disposta a far perdere il lavoro a 20.000 persone motivando la scelta con il fatto che ritiene inaccettabile la richiesta di ridurre i privilegi a qualche migliaio di piloti. 

Una cosa giusta però la CGL in effetti l'ha detta. Quando Epifani afferma che ora ognuno si prenda le sue responsabilità dice bene.. io fossi in lui o fossi uno dei rappresentanti sindacali di quelle 6 sigle che hanno rifiutato l'accordo sentirei un grosso peso sulle spalle.

 

Cosa avrebbe potuto fare di più il governo?

Qualche cosa si poteva tentare… Per esempio modificare qualche legge non per favorire gli acquirenti come per la Marzano ma per permettere alla compagnia di bandiera di utilizzare piloti dell'aviazione militare in sostituzione dei piloti civili a garanzia dell'erogazione di un servizio fondamentale per il paese. Poteva evidenziare con più forza che l'accompagnamento per 7 anni attraverso gli ammortizzatori sociali degli esuberi era conseguente all'accettazione del piano CAI. Ora con la compagnia che chiude i battenti i dipendenti dovrebbero essere trattati ne più ne meno come tutti i lavoratori italiani. Vai in mobilità e se a te, bel pilota di stazza a Roma ma operativo a Milano ti propongo di andare a fare lo spazzino ad Agrigento puoi scegliere se accettare o se perdere anche la mobilità e andare definitivamente a casa.

 

Con tutto il rispetto per i piloti, quando salgo su un aereo preferisco avere un pilota rilassato, riposato, ben pagato, senza preoccupazioni se non quella di farmi atterrare sano e salvo…ma per ora quelli atterrati nel mondo reale dove vive il resto della gente siete voi. Benvenuti!!



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venerdì, settembre 12, 2008

ALITALIA: GRILLO, PREVALGA IN TUTTI SENSO RESPONSABILITA'


ALITALIA: GRILLO, PREVALGA IN TUTTI SENSO RESPONSABILITA'





Roma, 12 set. - (Adnkronos) - "Sono convinto che il governo, rappresentato da una persona competente ed equilibrata come Maurizio Sacconi, fara' prevalere un profondo senso di responsabilita'. Mi auguro che gli stessi sentimenti siano presenti nei sindacati e in alcuni politici dell'opposizione che gia' sono pronti a speculare politicamente sul fallimento delle trattative". Lo afferma Luigi Grillo, presidente della commissione Lavori pubblici, trasporti e comunicazioni del Senato, commentando lo stallo nei colloqui sul futuro di Alitalia.

 

Leggo il titolo sul sito della ADNKronos e sobbalzo.

Grillo dice una cosa sensata e lo fanno passare con una piccola noticina?? Si dovrebbe dare maggiore risalto alla cosa!!

 

Poi leggo la velina e capisco che il Grillo in questione non è il Beppe nazionale e allora tutto rientra nei giusti termini.

 

Resta il fatto che dobbiamo augurarci che tutti ascoltino il consiglio di Grillo ( Luigi e non Beppe)

 



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La tragicomica situazione Alitalia


Idv: governo responsabile della rottura. ''La rottura della trattativa su Alitalia è un fatto gravissimo che getta ombre sul futuro della compagnia''. E' quanto dichiara in una nota Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera che spiega come ''le responsabilità del Governo sono enormi".

 

 

La cosa ha dell'incredibile. Dopo che i sindacati hanno fatto scappare Air France a marzo con la guida del governo Prodi di cui Di Pietro faceva parte, oggi scappa la NewCo o meglio si sta fermando la trattativa con la NewCo per impossibilità di trovare un accordo con i sindacati e il partito del superPM d'Italia cosa pensa di dire? Colpa del governo. Si !! del governo Prodi che ha sbattuto la porta in faccia alla AirOne  un anno fa….

Sembra di vivere in un incubo. La cordata che non vuole lasciare i privilegi conquistati dai lavoratori Alitalia e che hanno contribuito al fallimento della compagnia, non cede di un millimetro ma non lascia il tavolo.

I sindacati che continuano ad avanzare pretese come non capissero che se la cosa non va a buon fine la trattativa non è sugli esuberi ma su tutto il personale.

Il commissario Fantozzi ( che di fantozziano non ha proprio nulla) pronto con la macchina accesa per andare a dichiarare il fallimento e revocare tutti i contratti, compresi quelli di quei piloti che oggi pur di non perdere i privilegi preferiscono la chiusura.

Il governo che continua a non perdere la fiducia come se non fosse chiaro che dietro a tutto ci sono i sindacati o la cordata che non hanno nessuna voglia di chiudere la trattativa.

 

Eppure oggi è successa una cosa che dovrebbe illuminare tutti sulla vera situazione dell'Alitalia.

 

Il Papa ha detto che da tempo prega per la compagnia di bandiera…. E lui è uno che di cose del cielo se ne intende……

 



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venerdì, settembre 05, 2008

DOPO UN CALDO AGOSTO UN CALDO WEEK END DI TERRORE

Rientro dalle vacanze estive che avrebbero avuto mille spunti su cui soffermarsi. Ma le vacanze sono vacanze e quindi ho tralasciato. Ma ora le vacanze sono finite.       

Cominciamo dalla fine. Veltroni attacca il Governo per i gravi fatti accaduti sul treno Napoli-Roma di domenica. Ma come, dopo che per anni la sinistra ha accusato l'allora governo di centro-destra di aver gestito l'ordine pubblico in modo fascista durante il G8 di Genova. Fin da allora si sono sentiti rispondere che la polizia aveva fatto il loro dovere e che comunque esistono i prefetti a gestire l'operatività.

Oggi la polizia sta a guardare ( a mio avviso sbagliando) e si attacca nuovamente il Governo? Ma allora non serve a niente spiegare le cose? Allora Veltroni proprio non vuole imparare dal suo passato? A mio avviso era più utile bloccare il treno in aperta campagna e identificare quei 1.500 "delinquenti" ( il termine corretto viola le regole del vivere civile e quindi non lo userò), procedere con il processo per direttissima e poi discutere del resto.  Invece li si porta a vedere la partita, li si riaccompagna a casa e i solo 5 arrestati vengono immediatamente rilasciati. Indegno! E Veltroni si azzarda anche a collegare questa sua boutade con la precedente iniziativa di voler dare il voto agli immigrati…. Incredibile ingenuità!

Non mi esprimo sull'idea in se, a certe condizioni, per certi versi, sotto alcuni punti di vista potrebbe avere un senso. Il problema è che il Centro-Destra ha vinto le elezioni cavalcando la tigre della lotta all'immigrazione, della sicurezza e del rispetto delle nostre tradizioni che passa attraverso un integrazione più rigida e ligia alle regole. L'Italia in questo senso si è espressa. Veltroni, alza il naso e respira… senti l'aria che tira?? Non tira nel senso in cui stai remando.

 

Dopo due anni passati senza un Governo ora siamo da 5 mesi senza un opposizione, indubbiamente un miglioramento della situazione ma rimane comunque un problema.

 

 




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venerdì, agosto 01, 2008

PERCHE’???


Il Presidente Berlusconi ci illumina con nuovo slogan "L'Italia ha bisogno di un drizzone". Siamo felici che le idee del capo del governo siano così chiare. Non ho contestato le leggi sulla giustizia, i vari lodi, comprendo che potessero essere una delle priorità. Capisco che le manovre economiche dello stato di un governo insediato a Maggio possano influire pesantemente solo a partire dall'anno dopo quando diventerà operativa la finanziaria del nuovo governo. Capisco!.. Ma siamo sicuri che l'Italia possa aspettare il prossimo anno per avere un po' di respiro? Ci serve dell'ottimismo? PERCHE' non vengono fatte operazioni per instillare l'ottimismo? Certo, qualcosa è stato fatto, L'ICI, Napoli… Purtroppo non basta più!! PERCHE' si ingeneri ottimismo c'è bisogno di altri interventi in questo senso. Berlusconi,da buon conoscitore di uomini, deve capirlo e deve tirare fuori dal cappello qualche nuova idea, magari demagogica, magari inutile, magari .. qualsiasi cosa pur di ridare ottimismo agli italiani senza il quale qualsiasi operazione non darà i frutti sperati. Presidente ci ridia lei l'ottimismo che serve.. .PERCHE' serve!!!! 

 

 

Oggi sono sbarcati quasi un migliaio di clandestini a Lampedusa. L'UE ci accusa di razzismo se vogliamo identificarli e probabilmente ci accuserebbe di crimini contro l'umanità se volessimo rimandarli a casa. PERCHE' visto che siamo in Europa e che siamo tutti fratelli sotto la blu stellata bandiera non li spalmiamo un po' in tutta Europa questi poveri cristi che sbarcano sulle nostre coste solo perché noi le coste le abbiamo e gli altri magari no? Oppure PERCHE' non adottiamo le politiche sull'immigrazione già in uso in altri paesi europei molto più avanzati in quanto guidati da governi di sinistra e cominciamo a puntare i cannoni appena fuori delle acque territoriali come fatto dalla Spagna?

 

 Oggi si apprende che l'ENEL avrà nel primo semestre un utile netto di 2,851 MLD di Euro ben il 43,8 % in più . Da un po' sappiamo che una delle preoccupazioni che affliggono maggiormente le famiglie e le aziende italiane il costo dell'energia è al primo posto. PERCHE' le famiglie e le aziende italiane sono agonizzanti per il costo dell'energia e il fornitore monopolista dell'energia incrementa del 43,8% i propri utili? PERCHE' contestare la RoobinTax? Piuttosto vigiliamo perché non venga ribaltato sull'utente finale questo costo… PERCHE' non aprire immediatamente il mercato? Oppure, PERCHE' , vista la tragicità del momento non nazionaliziamo l'energia in modo che almeno quei 2,851 MLD di maggiori utili vadano a rimpinguare le casse dello stato in modo da favorire la riduzione della pressione fiscale?

 



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martedì, luglio 15, 2008

ABRUZZO: DI PIETRO, TANGENTOPOLI C'E' PIU' DI PRIMA

Roma, 15 lug. - (Adnkronos) - "Tangentopoli c'e' piu' di prima. Con la differenza che prima i reati potevano essere scoperti, ora e' sempre piu' difficile". Lo ha detto Antonio Di Pietro parlando degli arresti in Abruzzo. "Italia dei valori si battera' dentro e fuori il Parlamento per far capire che se non si elimina il cancro della corruzione non avremo mai un Paese sereno", dice il leader di Idv aggiungendo: "Oggi c'e' un consociativismo per cui il criminale e' il magistrato, e non chi commette il reato".

 

 

Come sospettavamo… tutto il lavoro dell'ex magistrato è stato tempo perso, anzi ha reso le cose più difficili di prima… si configura una richiesta di risarcimento per tutti  i soldi spesi dal pool mani pulite in quegli anni?

Staremo a vedere….certo è che essere magistrato non può essere automaticamente certificazione della sua onestà. Se un magistrato commette un reato va processato come chiunque altro. E credo che arrestare senza motivo o per motivi risultati poi inconsistenti possa essere assimilato al sequestro di persona. Questo ovviamente è il parere di un assoluto inesperto.

Ma questi fatti non possono essere visti slegati dal processo chiusosi a Genova proprio ieri.

Genova, 15 lug. (Ign) - Quindici condanne e trenta assoluzioni. Dopo una camera di consiglio durata quasi 12 ore è questa la sentenza del Tribunale di Genova al processo sulle violenze commesse nella caserma di Bolzaneto durante il G8, nel luglio 2001.

Le pene variano dai 5 mesi ai 5 anni. Complessivamente sono stati comminati 24 anni di carcere contro i 76 anni, 4 mesi e 20 giorni chiesti dai magistrati genovesi Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati.

La condanna più pesante è stata inflitta all'ispettore della polizia penitenziaria Antonio Biagio Gugliotta che in quei giorni era responsabile della sicurezza a Bolzaneto: 5 anni di carcere per il reato di abuso d'ufficio. Accolta la richiesta della Procura anche per l'assistente capo della polizia LuigiPigozzi, accusato di aver lacerato la mano ad uno degli arrestati: 3 anni e 2 mesi contro i 3 anni e 11 mesi richiesti.

Per Alessandro Perugini, ex vice capo della Digos di Genova, e per il vice-questore Anna Poggi i 3 anni e 6 mesi chiesti dai Pm sono stati ridotti invece ridotti a 2 anni e 4 mesi ciascuno. Così come per Giacomo Toccafondi, il medico coordinatore del servizio sanitario a Bolzaneto, che ha subito una condanna ad un anno e 2 mesi contro i 3 anni e mezzo richiesti dall'accusa.

Gli altri condannati sono l'ispettore superiore Daniela Maida (1 anno e 6 mesi); Antonello Gaetano (1 anno e 3 mesi), gli ispettori della polizia di Stato Matilde Arecco, Natale Parisi, Mario Turco e Paolo Ubaldi (1 anno ciascuno). Poi ancora Barbara Amadei (9 mesi), Alfredo Incoronato (1 anno), Giuliano Patrizi (5 mesi). E' stato inoltre condannato a 10 mesi di reclusione il medico Aldo Amenta.

Grazie alla prescrizione e all'indulto, nessuno dei condannati, comunque, passerà un giorno in carcere.

Al processo erano imputati 45 tra appartenenti alle forze dell'ordine e medici. I reati contestati, a vario titolo, abuso d'ufficio, violenza, falso ideologico, abuso d'autorità, violazione dell'ordinamento penitenziario e della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.

Ora non mi è chiaro, se la magistratura non sbaglia, se è giusto indagare, se è corretto arrestare i sospetti ( perché non dimentichiamolo, in Italia tutti sono innocenti fino a prova contraria!) se non si può separare le carriere e quindi un magistrato può essere sia inquirente che  giudicante, cosa succede quando poi dopo anni di indagini, dopo anni passati a svilire tutte le migliaia di operatori delle forze dell'ordine che si sono seriamente impegnati per gestire l'emergenza di quei giorni accusandoli delle peggiori barbarie la magistratura decide che in fin dei conti degli abusi ci sono stati ma che tutto sommato i colpevoli sono quattro gatti e anche le colpe non sono poi così gravi. Cosa succede???

Nulla!!!

Io non so se Del Turco e la giunta abruzzese sono colpevoli, non so se a Genova sono stati commessi i tremendi abusi delle teorie accusatorie e non so se sono stati solo dati quattro buffetti come ritiene il tribunale, non so quanti rivoltosi siano stati condannati a dispetto dei pochi poliziotti inquisiti. Non so… ma mi permetto di preoccuparmi per il metodo.

Se Del Turco risulterà realmente colpevole, serviva arrestarlo e metterlo in isolamento visto che gli inquirenti sono in possesso di prove schiaccianti ed ovviamente il reato non può essere reiterato visto che nessun pazzo tenterebbe di corrompere chi è indagato per corruzione. Ed è possibile arrestare il governatore di una regione perché sta per emanare delle leggi che il magistrato ritiene dannose? ( questa è la motivazione del pm) Ora la magistratura non fa applicare le leggi ma decide quali sono buone e quali no?

Ma e se Del Turco poi risulterà innocente, chi pagherà per la gogna a cui è stato sottoposto?  Chi darà spiegazioni sul perché arrestare una persona perché sta per fare cose dannose (processi alle intenzioni?) che poi viene ritenuto innocente?

Ma se veramente a Genova la polizia ha commesso i gravi reati di cui era stata accusata da alcuni magistrati e dalla sinistra tutta, come mai ora le condanne sono poche, brevi e limitate?

Ma se invece veramente gli errori commessi dalle forze dell'ordine sono stati pochi e ben circoscritti, allora chi paga per questi anni di indagini e processi? Chi ci spiega perché non sono stati impiegati questi magistrati per individuare e condannare chi ha messo a ferro e fuoco una città?

Io non so dove sta la verità, ma in qualunque posto sia nascosta, chiunque la tenga stretta nella mano.. rimango preoccupato!

 




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mercoledì, luglio 09, 2008

PERLE DI SAGGEZZA GETTATE AI PORCI!!


"Ve lo immaginate Pertini a firmare una legge che lo rende immune dalla giustizia?"

Beppe Grillo, P.zza Navona Roma 08.07.'08

 

 

 

No… In effetti non riusciamo ad immaginarlo. Una persona stimata e indiscutibilmente intelligente come il Presidente Pertini che si mette a perdere tempo a firmare una legge che gli conferisca un immunità derivante dalla sua alta carica ben sapendo che a quel tempo il Presidente della Repubblica godeva già dell'immunità!!

 

Riusciamo ad immaginare benissimo, invece, un Beppe Grillo che perde tempo a collegarsi con i girotondi di P.zza Navona per fare paragoni senza senso e per lanciare proclami fantascientifici assieme a offese volgari.

Questa sostanziale differenza spiega il perché il Presidente Pertini è ancora oggi amato un po' da tutti mentre Beppe Grillo questo amore diffuso se lo deve ancora guadagnare

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martedì, luglio 08, 2008

DI PIETRO E L'ANTIDEMOCRAZIA


GOVERNO: DI PIETRO, PREMIER IMPONE A PICCIOTTI IN PARLAMENTO COSA FARE



Roma, 8 lug. (Adnkronos) - "Di antidemocratico c'e' solo un premier che, andato al governo, impone in stile mafioso ai suoi picciotti in Parlamento" che devono votare come vuole lui "senno' non si va avanti". Lo ha detto il leader di Italia dei valori Antonio Di Pietro, nel corso di 'VivaVoce' su Radio 24".

 

 

Questa la notizia di oggi…

Caro il mio ex magistrato Di Pietro, l'intero popolo italiano la voleva informare di un fatto sensazionale che la lascerà di stucco.

Quando un governo di maggioranza elegge un premier e le proposte del governo vengono approvate dalle camere perché in esse la maggioranza è coesa ed appoggia il governo ed il premier si chiama democrazia.

In democrazia quando un premier ed il suo governo non hanno più la maggioranza in parlamento si dimettono e si chiede al popolo sovrano di eleggere un nuovo governo.

Esiste una forma anomala di democrazia in cui il premier non ha la fiducia del suo governo e tantomeno dal parlamento e dal senato ma continua a governare tranquillamente come se lui fosse un premier democraticamente sostenuto dal suo governo e dalle camere. Questa anomalia democratica si chiamava governo Prodi e lei ne faceva degnamente parte. Questa formula anomala di democrazia non ha riscontrato il favore del popolo sovrano che ha preferito farsi guidare da un premier " antidemocratico" che pretende di essere appoggiato dal suo governo e dalle camere per poter continuare a governare.

 

Quindi nella sua frase intendeva dire che il Premier è antidemocratico perché vuole essere democraticamente sostenuto dalla maggioranza di governo e non accetta di essere guidato dalla minoranza di opposizione. Se questo è in perfetto stile mafioso abbiamo scoperto che la mafia è una potenza democratica dell'occidente e che potrebbe partecipare al G8.

 

Chiediamo a lei, persona informata sui fatti e di indubbia esperienza in merito, se per caso nella magistratura si applica una forma di democrazia meno antidemocratica di quella del attuale Premier che gode della maggioranza dei consensi sia in parlamento che tra la gente. Perché se così fosse si spiegherebbero molte cose!!



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mercoledì, luglio 02, 2008

Quanti bei ricordi di pratiche discriminatorie…


Sono passati tanti anni, ma il ricordo rimane vivo come fosse ieri.

Ero un bambino trenta anni fa, tutte le domeniche io e mio fratello salivamo con i nostri genitori sulla vecchia Fiat 850 di mio papà e andavamo a trovare i nostri nonni. Delle visite ai miei nonni materni conservo ricordi particolarmente felici per una serie di motivi diversi. Il mio nonno Gino era una persona dolcissima e dal cuore enorme, abitava assieme alla dolce nonna Maria in una casa accanto al bar di un piccolo paese, quel bar era il bentegodi di noi nipotini che ogni settimana facevamo tappa con il nonno a mangiare il gelato o a bere una gassosa. Vivevano con gli zii e quindi li trovavo anche mio cugino con cui ho passato indimenticabili pomeriggi a giocare. La casa era misteriosa, piena di posti sconosciuti e affascinanti. Aveva un campo di grano e una vigna oltre ad un campionario di animali incredibile che lasciava noi bambini ogni volta a bocca aperta. La mia nonna preparava della frutta sciroppata e sotto spirito che ancora non sono riuscito qualcuno in grado di emularla, aveva poi dei biscotti di una bontà incredibile. C'era poi un appuntamento fisso da quando ho imparato a leggere a quando i miei nonni se ne sono andati ogni domenica 5 minuti si perdevano per leggere le barzellette e la pagina degli avvenimenti curiosi  della "Famiglia Cristiana".

Dopo 15 anni dalla prima lettura di barzellette avvenne un secondo fatto che è rimasto impresso nella mia mente, certo non con ricordi piacevoli quanto le visite ai nonni, ma nemmeno drammatico. La visita di leva. Un momento epocale, io giovane virgulto di provincia andare nella grande città ( per qualcuno farà ridere chiamare "Grande " città Udine ma tant'è ) per fare la visita di leva e quindi passare nel mondo dei grandi ufficialmente e inrevocabilmente. Ricordo i carabinieri, i medici, le caserme, la vita stana del mondo militare. Ricordo anche un fatto che per me, onesto e morigerato cittadino, non si è più ripetuto e spero mai si ripeterà, mi sono state rilevate le impronte digitali, WHOW!! Una cosa che si vedeva solo nei telefilm polizieschi… Eppure non ne ho subito un trauma, non ricordo di aver mai letto sui giornali e di non aver mai sentito i telegiornali scandalizzarsi perché a tutti i giovani virgulti italiani, onesti e disonesti, venivano prese le impronte digitali.

 

Cosa avevano di meno umano i giovani italiani che fino a qualche anno fa venivano schedati alla visita di leva rispetto ai Rom di oggi?

Perché quei giovani non si sono sentiti discriminati?  Mi ritengo un buon cristiano, tanto da aver letto per anni "Famiglia Cristiana" e forse per questo non vedo delle diversità.

Ma allora cosa è cambiato? E' forse cambiata la sensibilità dei media? Oppure per la chiesa siamo tutti uguali ma qualcuno è più uguale di altri?

In cosa sbaglia Maroni nel proporre di conoscere chi è in Italia per sapere se ci sta regolarmente o meno? Un unico Appunto che mi sento di muovergli è quello di essere stato poco lungimirante. Perché limitare il lavoro ai Rom? Per poi fare altri decreti per altri popoli?. Non conviene schedare tutti i residenti in campi di qualsiasi etnia e anche chiunque non sia italiano o provvisto di regolari documenti che ne attestino l'identità e i motivi della sua presenza nel nostro territorio?

Se la polizia ferma per un controllo una persona che dichiara di essere .. che so io.. francese ma è privo di documenti cosa c'è di strano nel portarlo in caserma rilevargli le impronte e identificarlo oltre a capire cosa ci fa in Italia? Io non ci trovo niente di strano. Se poi "Famiglia Cristiana" si contrappone a Maroni perché non da soluzioni per togliere questi bambini dalla situazione disumana in cui vivono, vorrei evidenziare che nemmeno loro lo  fanno. Tutti a condannare questo censimento, ma nessuno proponga qualcosa di diverso. I bambini DEVONO andare a scuola ma chi li manda? Chi impone ai loro genitori di far vivere quei bambini in posti umani e di mandarli a scuola anziché a rubare?

Fino a che qualcuno non risponde a queste domande conserverò un bel ricordo di quel giornale per le sue barzellette e per la pagina degli avvenimenti strani.

PS. Notizia di oggi.. i Rom arrestati perché obbligavano i propri figli a rubare sono stati rilasciati perché il giudice ha ritenuto eccessivo il provvedimento di carcerazione… ma cosa deve fare un Rom per farsi arrestare?? Deve per forza ammazzare qualche donna che sta rientrando di sera dalla stazione??



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giovedì, giugno 26, 2008

MA VI SEMBRA POSSIBILE?


 

Se avete un rubinetto che perde chiamereste l'idraulico che è famoso perché ad ogni intervento deve per forza di cose cambiarti la caldaia altrimenti non si muove da casa?

 

Vi fareste visitare da un medico che ha pubblicamente espresso la sua intenzione di operare al cuore tutti i suoi pazienti al di la della patologia?

 

Vi fareste giudicare da un giudice che pubblicamente ha dichiarato di esservi avverso per una serie di motivi che vanno dall'ideologia politica al tifo calcistico?

 

E' vero che il Presidente del Consiglio deve essere una spanna sopra gli altri per quanto riguarda l'integrità, è vero che chi si pone alla guida di un paese deve mettere in conto il fatto di avere avversari che la pensano in maniera diversa….

E' altrettanto vero che chi decide di ergersi a giudice deve avere un'imparzialità cristallina. E' evidente che un giudice che in pubblico, nei media, in ogni occasione attacca quello che poi diventerà un imputato.

 

Ma proseguiamo un attimo sul filone medico. Facciamo finta di essere il direttore di un ospedale. Il vostro pronto soccorso è invaso di presunti malati che richiedono cure. I medici sono pochi, poco attrezzati, molto capaci ma poco efficienti perché sommersi da richieste. Scoprite, e ne siete ben consapevoli, che un gran numero di risorse del vostro pronto soccorso vengono spese per curare un paziente che si sospetta possa avere varie forme di orticaria allergica.

Come vi comportate?

Io vieterei di occuparmi di un unico paziente con l'orticaria sospetta e li obbligherei a concentrarsi su i casi più gravi.

Se poi voi, direttore sospettate di avere anche voi l'orticaria e vedete la gente attorno a voi in gravi condizioni… vi sembra un buon motivo perché i medici si dedichino a voi e non ai malati più gravi?

 

E allora, se un sistema giuridico è al collasso, le cause pendenti si accumulano sulle scrivanie e non vengono evase, è sbagliato dire che si trascureranno le cause meno rilevanti sulla sicurezza del paese per concentrarsi sulle cose più importanti? E se questo dovesse favorire anche un processo in cui è coinvolto Berlusconi potrebbe essere un motivo per non farlo?

 

Gli italiani, lo dice Repubblica noto quotidiano filo Berlusconiano,  sono disposti a pagare questo prezzo. Gli italiani hanno votato in larga maggioranza per avere Berlusconi premier pur essendo a conoscenza di tutte le presunte malefatte, pur sapendo che si fa le leggi ad personam, pur conoscendo a memoria tutte le accuse che glie sono e gli saranno mosse e le risposte che ha dato e che darà.

 

Nonostante tutto questo è stato votato ed è stato eletto.

Quando i suoi avversari vorranno provare a batterlo su questo fronte e non in un'aula di tribunale?

Quando i suoi avversari capiranno che la sconfitta è dovuta anche al fatto che hanno impostato la loro politica sull'antiberlusconismo?

Quando questo avverrà sarà un piccolo passo per i politici italiani ma un grande passo per l'Italia intera.



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lunedì, giugno 16, 2008

Ultime info su FIREFOX

Purtroppo il tempo mi è in difetto.

Gli argomenti ci sarebbero e la voglia pure, ma un pò come il caldo il mio tempo libero lascia un pò a desiderare.

 

Torno solo per informare che domani ( 17/06/08) verrà rilasciata la versione 8 di FIREFOX e in contemporanea si tenterà di stabilire il record di download in un giorno.

Cliccate sul link a lato per maggiori informazioni e per scaricare domani firefox 8 e contribuire al raggiungimento del record.

 

A presto



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lunedì, maggio 19, 2008

Inter campione d'Italia


Volevo approfondire il precedente discorso sul travagliamo… ma sono volitivo, mi sono già stancato di queste facezie.

E poi ieri è successa una cosa importantissima… L'Inter ha vinto lo scudetto.

Premesso che sono milanista e che quindi non lo ritengo un giorno particolarmente felice, mi ha colpito comunque la notizia. Sarà perché tutti i telegiornali nazionali e locali hanno aperto le loro edizioni dell'ora di punta con questa notizia e hanno realizzato ampi servizi per parlare di questo fatto?

Ma ieri non c'erano notizie più importanti? Non voglio sminuire la vittoria dell'Inter, ma per esempio ci sono state altre scosse di terremoto in Cina, Il Santo Padre era in visita a Genova e ha avuto un confronto con il sindaco laicista che lo ha contestato con frasi dotte e corrette in maniera intelligente e senza impedire al Papa di parlare ( ma questo si sa… fa più effetto la protesta volgare e mediatica della Sapienza). Le ritenevo notizie da inserire nella scaletta prima della vittoria calcistica. Ma ancora più grave, secondo me, è che si parli degli scontri tra tifosi, dei poliziotti feriti, delle strutture pubbliche distrutte dai tifosi interisti solo dopo una lunga tirata sulla partita e sulla festa per lo scudetto.

Alcune linee di pensiero potranno dubitare della realtà dei fatti, diranno che i telegiornali hanno inventato tutto per rovinare la festa degli interisti, oppure che è tutto un complotto e i video trasmessi dai telegiornali sono stati ricreati in studi cinematografici dalla CIA , oppure che la polizia ha istigato i poveri tifosi e che quelle che si vedono nei video non sono spranghe e fumogeni ma erano armamentari da campeggio di pacifiche famigliole che stavano facendo una gita e che i poliziotti feriti si sono fatti male mentre torturavano degli innocenti. Sono gli stessi che gracchiano da dieci giorni contro il risorto neonazismo colpevole della morte del giovane di Verona perché uno degli imbecilli assassini si è dichiarato neonazista.

Io non lo so, ma se dovessi seguire lo stesso ragionamento dovrei pensare che tutti gli interisti sono degli agguerriti  e violenti teppisti. Mi verrebbe da pensare che nell'immorale nord dell'amato stivale sia fiorita una cultura di teppismo neroazzurro che sfocia poi in queste dimostrazioni squadriste.

Ed invece non lo penso. Penso che la maggioranza, anzi la totalità dei tifosi interisti siano brave persone appassionate di calcio e innamorati della loro squadra ( errare è umano ) mentre quelle squadre di scalmanati non sono tifosi, sono solo squadre di scalmanati e che bene ha fatto la polizia a caricarli e arrestarli e che ora vorrei vedere quelle teste calde ma vuote a rimboccarsi le maniche e, a spese loro,  rimettere in sesto l'asilo che ieri hanno distrutto ! Lo voglio con la stessa intensità con cui vorrei vedere le 5 teste calde ma vuote di Verona marcire in galera  e con la stessa speranza di poter vedere nei telegiornali le notizie in ordine di priorità ( senza con ciò pensare che tutti i giornalisti facciano disinformazione)



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venerdì, maggio 16, 2008

D’Alema inquisito per collusione con la mafia

PRIMA PARTE...IN FASE DI MODIFICA

"Nel 1985 Massimo D'Alema ricevette 20 milioni di lire da parte del miliardario barese Francesco Cavallari, che fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Per questo finanziamento illecito D'Alema è stato inquisito ma, a causa dello scadere dei termini di prescrizione nel 1995, il procedimento è stato archiviato dal gip C. Russi. L'episodio è stato ammesso dallo stesso D'Alema quando il reato era destinato a cadere in prescrizione". (Wikipedia)

Ovviamente, non so e per il momento non mi interessa sapere come si sia risolta o come si risolverà la questione, solo che sto applicando anche ad altri lo stile di Travaglio che non contento dei suoi interventi sanzionati e/o in via di giudizio dall'organo competente e comunque rinnegati dai vertici della RAI, ritorna sui luoghi dei delitti e ieri sera ad AnnoZero fa lo spocchioso e insulta a denti srtetti L'on Castelli ed il sindaco di Verona Tosi. In questo caso, avendo gli accusati ( anzi i giudicati) la possibilità di replicare, quello che ne esce di più con le ossa rotte è proprio il povero mingherlino riccioluto Travaglio che si inalbera per una questione di lana caprina quando i presenti gli ricordano le sue presunte commistioni mafiose riportate da "Repubblica" e poi sbatte la ben fornita prominenza olfattiva contro le rivendicazioni dei due signori che, pur essendo stati invitati per essere giudicati, non si sono risparmiati le giuste rimostranze e veloci stoccate al povero "giornalistagiustizzialista".

Che poi, a pensarci bene, se io nel mio lavoro dovessi compiere atti per cui l'azienda dovesse rinnegare il mio operato, probabilmente sarebbe salutare per me trovare un nuovo posto di lavoro. Per l'inossidabile Travaglio invece il commettere marachelle è una questione di vanto.

 

Eppure con la mia indole giocherellona sarei portato a fare più marachelle di lui… Credo di avere sbagliato mestiere!!   

 



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mercoledì, maggio 07, 2008

ERA L’ANNO DEL SIGNORE 2006


Correva l'anno 2006 quando alcuni signori dipendenti dell'agenzia delle entrate vennero messi sotto inchiesta per aver scrutato nelle dichiarazioni dei redditi del allora premier Romano Prodi

 

Oggi quei signori stanno affrontando i primi gradi del processo mentre il governo presieduto dal suddetto Prodi ha pensato bene di rendere consultabili i redditi di tutti gli italiani sul sito internet dell'agenzia delle entrate ex datore di lavoro degli accusati.

 

Avvolte gli scrittori di romanzi si sforzano per settimane alla ricerca di uno spunto originale mentre basterebbe leggere i giornali tutte le mattine.

martedì, maggio 06, 2008

ORA BASTA!! Questo è l’anno ZERO!


Dopo due anni in cui mi sono sentito poco rappresentato dal governo in carica e di conseguente  campagna elettorale permanente, oggi devo rassegnarmi ed iniziare un quinquennio di quiete e soddisfazione in cui faticherò nel trovare argomenti su cui infiammarmi.

E' plausibile quindi che ora si cominci a parlare di più di altri argomenti, ed invece no!

Complici gli ultimi colpi di coda del governo uscente e la mia insanabile diffidenza che mi porta a giudicare sui fatti prima che sulle intenzioni, non mi sento ancora tranquillo, sono ancora allerta e pronto a criticare quello che riterrò sbagliato anche se devo ammettere che ritengo mi avanzerà più tempo per altri argomenti.

Inizio quindi una nuova stagione cercando di comprendere fatti non solo politici ma più legati alla vita di tutti i giorni o al costume.

Oggi mi sento colpito da un fatto di cronaca che ha radici nel costume (o nel malcostume) ma mi costringe a fare una critica politica. Meglio di così…

E' morto un ragazzo a Verona picchiato a morte da alcuni balordi vicini all'estrema destra.

Questo è il fatto di cronaca. Nudo e crudo come lo è in genere un fatto di cronaca. Ancora più crudo  se si considerano i futili motivi alla base di questo gesto. Ma d'altro canto un gesto così grave non può avere motivi giustificabili. Picchiare o anche solo molestare delle persone solo per il gusto della violenza è una cosa inconcepibile. Di fronte al gesto inconsulto di un singolo si può pensare alla pazzia, all'instabilità di una mente malata, ma di fronte ad atti di gruppo, a interi settori sociali che si identificano nella violenza fine a se stessa, sentendo parlare di gruppi strutturati e ben organizzati non si può pensare a malattia ma ad una epidemia. Questo è il malcostume.

La nostra società deve cambiare. La famiglia deve cambiare. Si devono dimenticare i dico e le coppie di fatto e tornare ad occuparci del concetto di famiglia, quel posto dove i genitori ( non importa se sposati oppure no) fanno crescere i propri figli in maniera sana e con principi condivisi. Quell'istituto, la famiglia, che si avvale del servizio istruttivo della scuola per far compiere ai propri figli un percorso formativo che si integra con i valori che la famiglia trasmette. Dobbiamo scalzare dalla nostra società l'idea che i figli devono essere cresciuti dal servizio scolastico a partire dall'asilo nido fino alla scuola superiore. Il fuscello appena piantato sul fertile terreno dell'istruzione ha bisogno di un sostegno a cui appoggiarsi per poter crescere diritto e sapete come si chiama quel sostegno? Tutore. E sapete chi deve fare da tutore per i vostri figli? Voi! I loro genitori!

E' l'assenza dell'istituto famiglia che sta creando giovani generazioni senza ideali e senza regole. Certo, potremmo trovare pecche anche nei cambiamenti della scuola, ma è partendo dalla famiglia che avremo la forza per raddrizzare anche la scuola che altrimenti da sola ad affrontare il problema si trova soverchiata da un compito improbo e arranca senza grossi risultati.

Mi manca la critica politica. Non mi perdo in pistolotti sulla legalità e sulla sicurezza. In questo caso gli aggressori sono italiani benestanti e istruiti, sono stati subito individuati e alcuni anche già arrestati.

Mio malgrado la critica politica devo farla alla terza carica dello Stato, "appartenente allo schieramento politico a me simpatico". Gianfranco Fini, da presidente della Camera, a "Porta a Porta" dichiara che i fatti di Verona sono meno gravi degli attacchi alla bandiera di Israele compiuti ieri a Torino. Sono informazioni che ho letto su internet e che io non ascoltato direttamente e quindi potrebbero essere delle interpretazioni non corrispondenti alla realtà. Ma prendiamole per buone.

Indubbiamente sono fatti gravi anche quelli accaduti a Torino, ma ritenere più grave una bandiera bruciata in confronto ad una vita spezzata mi sembra un eresia.

Spero di leggere chiarimenti da parte di Fini sull'intento della sua frase.

L'unica spiegazione che mi sembra plausibile è che Fini stesse affrontando il problema dal punto di vista politico. Come dicevo prima il gesto compiuto a Verona non ha giustificazioni o motivazioni, è un gesto di pazzi violenti che usano la violenza per la violenza. La gravità dei fatti di Torino credo stia proprio nel fatto che è strumentale e dipendente ad un ideologia, i gesti di Torino hanno delle motivazioni, a  mio avviso deprecabili e illegittime, e sono supportati da una forza politico culturale che tenta di avvallarle. Su questo piano politico, per chi vive di politica, il fatto di Torino potrebbe essere più grave di quello di Verona.

Spero fosse questo il senso. Spero di sentire presto parole di condanna per gli aggressori veronesi da parte di Fini. Spero che la Famiglia possa rialzarsi e che non debbano esserci più genitori che soffrono come quelli di Verona.

 

Quasi dimenticavo.. il titolo del post….

Un nuovo problema sociale… si deve trovare il modo di far restituire agli italiani i soldi del canone Rai utilizzati per mettere in onda trasmissioni offensive, volgari, inaccurate, inutili e strumentali come l'ultima puntata di Anno Zero.

Da oggi anche la tv pubblica deve cambiare proprio perché pubblica.

martedì, aprile 15, 2008

THE DAY AFTER


Eccoci qui, il giorno dopo la grande sbornia di democrazia.

Ancora una volta il Cavaliere è stato tanto deriso prima del voto per i suoi sondaggi strampalati quanto adulato dopo il voto per i suoi precisissimi sondaggi. Ancora una volta Berlusconi ha capito la pancia della gente prima, meglio e con più precisione di tutti gli altri compresi sondaggisti e statistici pagati per farlo.

Ancora una volta si sono rilevati falsati gli exit pool, ma questo meriterebbe un analisi a parte.

Ancora una volta Berlusconi è chiamato alla guida del paese in un momento che si profila difficile. Ancora una volta la Lega è stata determinante e ancora una volta sarà un partito di governo e come tale si comporterà non permettendo, ma favorendo un rinnovamento e una spinta modernizzante e (anche ma non solo) federale.

Ancora una volta in parlamento non saremo rappresentati da transessuali e da rivoltosi dei centri sociali, non è una considerazione razzista, ma ritengo che la maggioranza del paese non si sentisse rappresentata.

 

Per la prima volta non ci saranno ali estreme in parlamento. Sono sinceramente dispiaciuto per la Santanche e per Bertinotti. La prima mi aspettavo fosse maggiormente sostenuta dalle donne il secondo mi aspettavo fosse sostenuta dal solito zoccolo duro di irriducibili di ideologia comunista. La prima ha pagato la velocità in cui si sono svolte le cose, il partito era appena nato e non è riuscito a incidere, il secondo credo paghi l'abbinamento con chi ha fermato l'Italia per esempio i verdi o meglio questi verdi ( ma non solo loro).

Per la prima volta da due anni a questa parte si passerà la giornata senza criticare la legge elettorale che rendeva ingovernabile il paese. Per la prima volta Prodi, Veltroni e tutto il caravanserraglio che per 22 mesi ci ha stordito con la scusa di non essere riusciti a governare a causa della legge elettorale  dovranno ammettere che non hanno governato perché il responso elettorale era di sostanziale parità e che la caduta del governo è stata causata esclusivamente da problemi interni alla loro coalizione e che il tentativo di Marini era un inutile perdita di tempo e che il no di Berlusconi a governicchi temporanei per cambiare la legge elettorale non era un pericolo democratico ma l'affermazione della realtà. In poche parole dovranno ammettere i loro limiti e fare un esame di coscienza.

Per la prima volta potremo dormire senza il grande sogno centrista che si ferma al 5.5 % ininfluente e insignificante ma in calo rispetto al 2006  ( 6.76%). Come aveva sempre detto farà l'ago della bilancia e in effetti nell'emiciclo lo vedi proprio una sottile riga in centro magro magro proprio come un ago della bilancia.

Per la prima volta avremo un parlamento con al massimo 6 gruppi e quindi ad ogni votazione non dovremo più sorbirci le dichiarazioni di voto di quasi un centinaio di capigruppo, pensate solo questo quanto potrà snellire i lavori parlamentari.

 

 

Fortunatamente l'Italia ha scelto decisamente la strada da intraprendere. Avessimo avuto nuovamente un esito incerto credo che per l'Italia sarebbe stato il colpo di grazia.

Per fortuna Grillo ha riempito le piazze altrimenti Di Pietro a chi poteva copiare il programma per riuscire a racimolare qualche voto? Senza questo aiuto la "parte avversa" avrebbe avuto un tracollo, una disfatta che waterloo non era nulla a confronto.

 Per fortuna che esistono gli exit pool altrimenti non avremmo nemmeno il fugace ricordo delle facce sorridenti di D'Alema, Fioroni, Fassino, mentre commentano il tanto agognato pareggio.

E per fortuna che il pubblicamente temuto e intimamente sognato pareggio tanto caro a Veltroni e al PD non si è materializzato.

Per fortuna ora Berlusconi potrà trattare direttamente per Alitalia, forse riuscirà a non regalarla ad Air France pagando magari anche i debiti.

 

Sono stato pacato e sommesso. Questo è il massimo che mi sento di concedere alla mia felicità. Ora tocca a te Presidente, Cavaliere, Berlusconi ( oppure posso chiamarti Silvio visto che mi mandi gli SMS firmandoti così e affermando di volermi abbracciare). Questo è il momento di avere nervi saldi e timone ben stretto. Questa è la prova del nove, da oggi o si fa l'Italia o si muore.

Non esistono prove d'appello, adesso si deve lavorare e sodo, dobbiamo rialzare questo paese e renderlo forte per affrontare i problemi che ci aspettano.

Questa è l'occasione per trasformarsi da imbonitore televisivo a statista di rango.

Presidente, ci porti fuori da questo pantano, ci faccia ritornare fieri di essere Italiani e capaci di arrivare alla quarta settimana del mese.

 

Se fallirà questa volta passerà alla storia come il secondo grande bluff del secolo dopo Prodi, se riuscirà nell'intento diventerà uno dei più grandi statisti della Repubblica.

Se ce la faremo torneremo a contare qualcosa. Se falliremo, non c'è problema, tanto non ci avanzeranno nemmeno i soldi per rifare le elezioni!

 

Good Work and Good Luck