mercoledì, luglio 02, 2008

Quanti bei ricordi di pratiche discriminatorie…


Sono passati tanti anni, ma il ricordo rimane vivo come fosse ieri.

Ero un bambino trenta anni fa, tutte le domeniche io e mio fratello salivamo con i nostri genitori sulla vecchia Fiat 850 di mio papà e andavamo a trovare i nostri nonni. Delle visite ai miei nonni materni conservo ricordi particolarmente felici per una serie di motivi diversi. Il mio nonno Gino era una persona dolcissima e dal cuore enorme, abitava assieme alla dolce nonna Maria in una casa accanto al bar di un piccolo paese, quel bar era il bentegodi di noi nipotini che ogni settimana facevamo tappa con il nonno a mangiare il gelato o a bere una gassosa. Vivevano con gli zii e quindi li trovavo anche mio cugino con cui ho passato indimenticabili pomeriggi a giocare. La casa era misteriosa, piena di posti sconosciuti e affascinanti. Aveva un campo di grano e una vigna oltre ad un campionario di animali incredibile che lasciava noi bambini ogni volta a bocca aperta. La mia nonna preparava della frutta sciroppata e sotto spirito che ancora non sono riuscito qualcuno in grado di emularla, aveva poi dei biscotti di una bontà incredibile. C'era poi un appuntamento fisso da quando ho imparato a leggere a quando i miei nonni se ne sono andati ogni domenica 5 minuti si perdevano per leggere le barzellette e la pagina degli avvenimenti curiosi  della "Famiglia Cristiana".

Dopo 15 anni dalla prima lettura di barzellette avvenne un secondo fatto che è rimasto impresso nella mia mente, certo non con ricordi piacevoli quanto le visite ai nonni, ma nemmeno drammatico. La visita di leva. Un momento epocale, io giovane virgulto di provincia andare nella grande città ( per qualcuno farà ridere chiamare "Grande " città Udine ma tant'è ) per fare la visita di leva e quindi passare nel mondo dei grandi ufficialmente e inrevocabilmente. Ricordo i carabinieri, i medici, le caserme, la vita stana del mondo militare. Ricordo anche un fatto che per me, onesto e morigerato cittadino, non si è più ripetuto e spero mai si ripeterà, mi sono state rilevate le impronte digitali, WHOW!! Una cosa che si vedeva solo nei telefilm polizieschi… Eppure non ne ho subito un trauma, non ricordo di aver mai letto sui giornali e di non aver mai sentito i telegiornali scandalizzarsi perché a tutti i giovani virgulti italiani, onesti e disonesti, venivano prese le impronte digitali.

 

Cosa avevano di meno umano i giovani italiani che fino a qualche anno fa venivano schedati alla visita di leva rispetto ai Rom di oggi?

Perché quei giovani non si sono sentiti discriminati?  Mi ritengo un buon cristiano, tanto da aver letto per anni "Famiglia Cristiana" e forse per questo non vedo delle diversità.

Ma allora cosa è cambiato? E' forse cambiata la sensibilità dei media? Oppure per la chiesa siamo tutti uguali ma qualcuno è più uguale di altri?

In cosa sbaglia Maroni nel proporre di conoscere chi è in Italia per sapere se ci sta regolarmente o meno? Un unico Appunto che mi sento di muovergli è quello di essere stato poco lungimirante. Perché limitare il lavoro ai Rom? Per poi fare altri decreti per altri popoli?. Non conviene schedare tutti i residenti in campi di qualsiasi etnia e anche chiunque non sia italiano o provvisto di regolari documenti che ne attestino l'identità e i motivi della sua presenza nel nostro territorio?

Se la polizia ferma per un controllo una persona che dichiara di essere .. che so io.. francese ma è privo di documenti cosa c'è di strano nel portarlo in caserma rilevargli le impronte e identificarlo oltre a capire cosa ci fa in Italia? Io non ci trovo niente di strano. Se poi "Famiglia Cristiana" si contrappone a Maroni perché non da soluzioni per togliere questi bambini dalla situazione disumana in cui vivono, vorrei evidenziare che nemmeno loro lo  fanno. Tutti a condannare questo censimento, ma nessuno proponga qualcosa di diverso. I bambini DEVONO andare a scuola ma chi li manda? Chi impone ai loro genitori di far vivere quei bambini in posti umani e di mandarli a scuola anziché a rubare?

Fino a che qualcuno non risponde a queste domande conserverò un bel ricordo di quel giornale per le sue barzellette e per la pagina degli avvenimenti strani.

PS. Notizia di oggi.. i Rom arrestati perché obbligavano i propri figli a rubare sono stati rilasciati perché il giudice ha ritenuto eccessivo il provvedimento di carcerazione… ma cosa deve fare un Rom per farsi arrestare?? Deve per forza ammazzare qualche donna che sta rientrando di sera dalla stazione??



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