lunedì, maggio 19, 2008

Inter campione d'Italia


Volevo approfondire il precedente discorso sul travagliamo… ma sono volitivo, mi sono già stancato di queste facezie.

E poi ieri è successa una cosa importantissima… L'Inter ha vinto lo scudetto.

Premesso che sono milanista e che quindi non lo ritengo un giorno particolarmente felice, mi ha colpito comunque la notizia. Sarà perché tutti i telegiornali nazionali e locali hanno aperto le loro edizioni dell'ora di punta con questa notizia e hanno realizzato ampi servizi per parlare di questo fatto?

Ma ieri non c'erano notizie più importanti? Non voglio sminuire la vittoria dell'Inter, ma per esempio ci sono state altre scosse di terremoto in Cina, Il Santo Padre era in visita a Genova e ha avuto un confronto con il sindaco laicista che lo ha contestato con frasi dotte e corrette in maniera intelligente e senza impedire al Papa di parlare ( ma questo si sa… fa più effetto la protesta volgare e mediatica della Sapienza). Le ritenevo notizie da inserire nella scaletta prima della vittoria calcistica. Ma ancora più grave, secondo me, è che si parli degli scontri tra tifosi, dei poliziotti feriti, delle strutture pubbliche distrutte dai tifosi interisti solo dopo una lunga tirata sulla partita e sulla festa per lo scudetto.

Alcune linee di pensiero potranno dubitare della realtà dei fatti, diranno che i telegiornali hanno inventato tutto per rovinare la festa degli interisti, oppure che è tutto un complotto e i video trasmessi dai telegiornali sono stati ricreati in studi cinematografici dalla CIA , oppure che la polizia ha istigato i poveri tifosi e che quelle che si vedono nei video non sono spranghe e fumogeni ma erano armamentari da campeggio di pacifiche famigliole che stavano facendo una gita e che i poliziotti feriti si sono fatti male mentre torturavano degli innocenti. Sono gli stessi che gracchiano da dieci giorni contro il risorto neonazismo colpevole della morte del giovane di Verona perché uno degli imbecilli assassini si è dichiarato neonazista.

Io non lo so, ma se dovessi seguire lo stesso ragionamento dovrei pensare che tutti gli interisti sono degli agguerriti  e violenti teppisti. Mi verrebbe da pensare che nell'immorale nord dell'amato stivale sia fiorita una cultura di teppismo neroazzurro che sfocia poi in queste dimostrazioni squadriste.

Ed invece non lo penso. Penso che la maggioranza, anzi la totalità dei tifosi interisti siano brave persone appassionate di calcio e innamorati della loro squadra ( errare è umano ) mentre quelle squadre di scalmanati non sono tifosi, sono solo squadre di scalmanati e che bene ha fatto la polizia a caricarli e arrestarli e che ora vorrei vedere quelle teste calde ma vuote a rimboccarsi le maniche e, a spese loro,  rimettere in sesto l'asilo che ieri hanno distrutto ! Lo voglio con la stessa intensità con cui vorrei vedere le 5 teste calde ma vuote di Verona marcire in galera  e con la stessa speranza di poter vedere nei telegiornali le notizie in ordine di priorità ( senza con ciò pensare che tutti i giornalisti facciano disinformazione)



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venerdì, maggio 16, 2008

D’Alema inquisito per collusione con la mafia

PRIMA PARTE...IN FASE DI MODIFICA

"Nel 1985 Massimo D'Alema ricevette 20 milioni di lire da parte del miliardario barese Francesco Cavallari, che fu in seguito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Per questo finanziamento illecito D'Alema è stato inquisito ma, a causa dello scadere dei termini di prescrizione nel 1995, il procedimento è stato archiviato dal gip C. Russi. L'episodio è stato ammesso dallo stesso D'Alema quando il reato era destinato a cadere in prescrizione". (Wikipedia)

Ovviamente, non so e per il momento non mi interessa sapere come si sia risolta o come si risolverà la questione, solo che sto applicando anche ad altri lo stile di Travaglio che non contento dei suoi interventi sanzionati e/o in via di giudizio dall'organo competente e comunque rinnegati dai vertici della RAI, ritorna sui luoghi dei delitti e ieri sera ad AnnoZero fa lo spocchioso e insulta a denti srtetti L'on Castelli ed il sindaco di Verona Tosi. In questo caso, avendo gli accusati ( anzi i giudicati) la possibilità di replicare, quello che ne esce di più con le ossa rotte è proprio il povero mingherlino riccioluto Travaglio che si inalbera per una questione di lana caprina quando i presenti gli ricordano le sue presunte commistioni mafiose riportate da "Repubblica" e poi sbatte la ben fornita prominenza olfattiva contro le rivendicazioni dei due signori che, pur essendo stati invitati per essere giudicati, non si sono risparmiati le giuste rimostranze e veloci stoccate al povero "giornalistagiustizzialista".

Che poi, a pensarci bene, se io nel mio lavoro dovessi compiere atti per cui l'azienda dovesse rinnegare il mio operato, probabilmente sarebbe salutare per me trovare un nuovo posto di lavoro. Per l'inossidabile Travaglio invece il commettere marachelle è una questione di vanto.

 

Eppure con la mia indole giocherellona sarei portato a fare più marachelle di lui… Credo di avere sbagliato mestiere!!   

 



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mercoledì, maggio 07, 2008

ERA L’ANNO DEL SIGNORE 2006


Correva l'anno 2006 quando alcuni signori dipendenti dell'agenzia delle entrate vennero messi sotto inchiesta per aver scrutato nelle dichiarazioni dei redditi del allora premier Romano Prodi

 

Oggi quei signori stanno affrontando i primi gradi del processo mentre il governo presieduto dal suddetto Prodi ha pensato bene di rendere consultabili i redditi di tutti gli italiani sul sito internet dell'agenzia delle entrate ex datore di lavoro degli accusati.

 

Avvolte gli scrittori di romanzi si sforzano per settimane alla ricerca di uno spunto originale mentre basterebbe leggere i giornali tutte le mattine.

martedì, maggio 06, 2008

ORA BASTA!! Questo è l’anno ZERO!


Dopo due anni in cui mi sono sentito poco rappresentato dal governo in carica e di conseguente  campagna elettorale permanente, oggi devo rassegnarmi ed iniziare un quinquennio di quiete e soddisfazione in cui faticherò nel trovare argomenti su cui infiammarmi.

E' plausibile quindi che ora si cominci a parlare di più di altri argomenti, ed invece no!

Complici gli ultimi colpi di coda del governo uscente e la mia insanabile diffidenza che mi porta a giudicare sui fatti prima che sulle intenzioni, non mi sento ancora tranquillo, sono ancora allerta e pronto a criticare quello che riterrò sbagliato anche se devo ammettere che ritengo mi avanzerà più tempo per altri argomenti.

Inizio quindi una nuova stagione cercando di comprendere fatti non solo politici ma più legati alla vita di tutti i giorni o al costume.

Oggi mi sento colpito da un fatto di cronaca che ha radici nel costume (o nel malcostume) ma mi costringe a fare una critica politica. Meglio di così…

E' morto un ragazzo a Verona picchiato a morte da alcuni balordi vicini all'estrema destra.

Questo è il fatto di cronaca. Nudo e crudo come lo è in genere un fatto di cronaca. Ancora più crudo  se si considerano i futili motivi alla base di questo gesto. Ma d'altro canto un gesto così grave non può avere motivi giustificabili. Picchiare o anche solo molestare delle persone solo per il gusto della violenza è una cosa inconcepibile. Di fronte al gesto inconsulto di un singolo si può pensare alla pazzia, all'instabilità di una mente malata, ma di fronte ad atti di gruppo, a interi settori sociali che si identificano nella violenza fine a se stessa, sentendo parlare di gruppi strutturati e ben organizzati non si può pensare a malattia ma ad una epidemia. Questo è il malcostume.

La nostra società deve cambiare. La famiglia deve cambiare. Si devono dimenticare i dico e le coppie di fatto e tornare ad occuparci del concetto di famiglia, quel posto dove i genitori ( non importa se sposati oppure no) fanno crescere i propri figli in maniera sana e con principi condivisi. Quell'istituto, la famiglia, che si avvale del servizio istruttivo della scuola per far compiere ai propri figli un percorso formativo che si integra con i valori che la famiglia trasmette. Dobbiamo scalzare dalla nostra società l'idea che i figli devono essere cresciuti dal servizio scolastico a partire dall'asilo nido fino alla scuola superiore. Il fuscello appena piantato sul fertile terreno dell'istruzione ha bisogno di un sostegno a cui appoggiarsi per poter crescere diritto e sapete come si chiama quel sostegno? Tutore. E sapete chi deve fare da tutore per i vostri figli? Voi! I loro genitori!

E' l'assenza dell'istituto famiglia che sta creando giovani generazioni senza ideali e senza regole. Certo, potremmo trovare pecche anche nei cambiamenti della scuola, ma è partendo dalla famiglia che avremo la forza per raddrizzare anche la scuola che altrimenti da sola ad affrontare il problema si trova soverchiata da un compito improbo e arranca senza grossi risultati.

Mi manca la critica politica. Non mi perdo in pistolotti sulla legalità e sulla sicurezza. In questo caso gli aggressori sono italiani benestanti e istruiti, sono stati subito individuati e alcuni anche già arrestati.

Mio malgrado la critica politica devo farla alla terza carica dello Stato, "appartenente allo schieramento politico a me simpatico". Gianfranco Fini, da presidente della Camera, a "Porta a Porta" dichiara che i fatti di Verona sono meno gravi degli attacchi alla bandiera di Israele compiuti ieri a Torino. Sono informazioni che ho letto su internet e che io non ascoltato direttamente e quindi potrebbero essere delle interpretazioni non corrispondenti alla realtà. Ma prendiamole per buone.

Indubbiamente sono fatti gravi anche quelli accaduti a Torino, ma ritenere più grave una bandiera bruciata in confronto ad una vita spezzata mi sembra un eresia.

Spero di leggere chiarimenti da parte di Fini sull'intento della sua frase.

L'unica spiegazione che mi sembra plausibile è che Fini stesse affrontando il problema dal punto di vista politico. Come dicevo prima il gesto compiuto a Verona non ha giustificazioni o motivazioni, è un gesto di pazzi violenti che usano la violenza per la violenza. La gravità dei fatti di Torino credo stia proprio nel fatto che è strumentale e dipendente ad un ideologia, i gesti di Torino hanno delle motivazioni, a  mio avviso deprecabili e illegittime, e sono supportati da una forza politico culturale che tenta di avvallarle. Su questo piano politico, per chi vive di politica, il fatto di Torino potrebbe essere più grave di quello di Verona.

Spero fosse questo il senso. Spero di sentire presto parole di condanna per gli aggressori veronesi da parte di Fini. Spero che la Famiglia possa rialzarsi e che non debbano esserci più genitori che soffrono come quelli di Verona.

 

Quasi dimenticavo.. il titolo del post….

Un nuovo problema sociale… si deve trovare il modo di far restituire agli italiani i soldi del canone Rai utilizzati per mettere in onda trasmissioni offensive, volgari, inaccurate, inutili e strumentali come l'ultima puntata di Anno Zero.

Da oggi anche la tv pubblica deve cambiare proprio perché pubblica.