martedì, maggio 06, 2008

ORA BASTA!! Questo è l’anno ZERO!


Dopo due anni in cui mi sono sentito poco rappresentato dal governo in carica e di conseguente  campagna elettorale permanente, oggi devo rassegnarmi ed iniziare un quinquennio di quiete e soddisfazione in cui faticherò nel trovare argomenti su cui infiammarmi.

E' plausibile quindi che ora si cominci a parlare di più di altri argomenti, ed invece no!

Complici gli ultimi colpi di coda del governo uscente e la mia insanabile diffidenza che mi porta a giudicare sui fatti prima che sulle intenzioni, non mi sento ancora tranquillo, sono ancora allerta e pronto a criticare quello che riterrò sbagliato anche se devo ammettere che ritengo mi avanzerà più tempo per altri argomenti.

Inizio quindi una nuova stagione cercando di comprendere fatti non solo politici ma più legati alla vita di tutti i giorni o al costume.

Oggi mi sento colpito da un fatto di cronaca che ha radici nel costume (o nel malcostume) ma mi costringe a fare una critica politica. Meglio di così…

E' morto un ragazzo a Verona picchiato a morte da alcuni balordi vicini all'estrema destra.

Questo è il fatto di cronaca. Nudo e crudo come lo è in genere un fatto di cronaca. Ancora più crudo  se si considerano i futili motivi alla base di questo gesto. Ma d'altro canto un gesto così grave non può avere motivi giustificabili. Picchiare o anche solo molestare delle persone solo per il gusto della violenza è una cosa inconcepibile. Di fronte al gesto inconsulto di un singolo si può pensare alla pazzia, all'instabilità di una mente malata, ma di fronte ad atti di gruppo, a interi settori sociali che si identificano nella violenza fine a se stessa, sentendo parlare di gruppi strutturati e ben organizzati non si può pensare a malattia ma ad una epidemia. Questo è il malcostume.

La nostra società deve cambiare. La famiglia deve cambiare. Si devono dimenticare i dico e le coppie di fatto e tornare ad occuparci del concetto di famiglia, quel posto dove i genitori ( non importa se sposati oppure no) fanno crescere i propri figli in maniera sana e con principi condivisi. Quell'istituto, la famiglia, che si avvale del servizio istruttivo della scuola per far compiere ai propri figli un percorso formativo che si integra con i valori che la famiglia trasmette. Dobbiamo scalzare dalla nostra società l'idea che i figli devono essere cresciuti dal servizio scolastico a partire dall'asilo nido fino alla scuola superiore. Il fuscello appena piantato sul fertile terreno dell'istruzione ha bisogno di un sostegno a cui appoggiarsi per poter crescere diritto e sapete come si chiama quel sostegno? Tutore. E sapete chi deve fare da tutore per i vostri figli? Voi! I loro genitori!

E' l'assenza dell'istituto famiglia che sta creando giovani generazioni senza ideali e senza regole. Certo, potremmo trovare pecche anche nei cambiamenti della scuola, ma è partendo dalla famiglia che avremo la forza per raddrizzare anche la scuola che altrimenti da sola ad affrontare il problema si trova soverchiata da un compito improbo e arranca senza grossi risultati.

Mi manca la critica politica. Non mi perdo in pistolotti sulla legalità e sulla sicurezza. In questo caso gli aggressori sono italiani benestanti e istruiti, sono stati subito individuati e alcuni anche già arrestati.

Mio malgrado la critica politica devo farla alla terza carica dello Stato, "appartenente allo schieramento politico a me simpatico". Gianfranco Fini, da presidente della Camera, a "Porta a Porta" dichiara che i fatti di Verona sono meno gravi degli attacchi alla bandiera di Israele compiuti ieri a Torino. Sono informazioni che ho letto su internet e che io non ascoltato direttamente e quindi potrebbero essere delle interpretazioni non corrispondenti alla realtà. Ma prendiamole per buone.

Indubbiamente sono fatti gravi anche quelli accaduti a Torino, ma ritenere più grave una bandiera bruciata in confronto ad una vita spezzata mi sembra un eresia.

Spero di leggere chiarimenti da parte di Fini sull'intento della sua frase.

L'unica spiegazione che mi sembra plausibile è che Fini stesse affrontando il problema dal punto di vista politico. Come dicevo prima il gesto compiuto a Verona non ha giustificazioni o motivazioni, è un gesto di pazzi violenti che usano la violenza per la violenza. La gravità dei fatti di Torino credo stia proprio nel fatto che è strumentale e dipendente ad un ideologia, i gesti di Torino hanno delle motivazioni, a  mio avviso deprecabili e illegittime, e sono supportati da una forza politico culturale che tenta di avvallarle. Su questo piano politico, per chi vive di politica, il fatto di Torino potrebbe essere più grave di quello di Verona.

Spero fosse questo il senso. Spero di sentire presto parole di condanna per gli aggressori veronesi da parte di Fini. Spero che la Famiglia possa rialzarsi e che non debbano esserci più genitori che soffrono come quelli di Verona.

 

Quasi dimenticavo.. il titolo del post….

Un nuovo problema sociale… si deve trovare il modo di far restituire agli italiani i soldi del canone Rai utilizzati per mettere in onda trasmissioni offensive, volgari, inaccurate, inutili e strumentali come l'ultima puntata di Anno Zero.

Da oggi anche la tv pubblica deve cambiare proprio perché pubblica.

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