lunedì, gennaio 28, 2008

PERCHE’ SI e PERCHE’ NO?

Si fa un gran parlare di cosa sia più giusto per l’Italia in questo momento.
Meglio sciogliere le camere ed andare al voto in tempi brevi o avviare un governo istituzionale a termine?

A parte che dare un termine al governo istituzionale vorrebbe dire che per i temi che dovrà trattare sa di avere la maggioranza per farsi approvare in tempi calcolati i provvedimenti e oggi questa certezza non esiste, altrimenti perché non sono già state fatte le riforme? Quindi diamo per scontato un governo a termine senza termine… bha!!
Quali sono le riforme importanti che non possono attendere?
I salari?? Non la si fa in poco tempo
La giustizia? Idem
La legge elettorale? Se ci fosse una maggioranza anche incrociata che appoggiasse una delle varie proposte sulla riforma elettorale si potrebbe fare, ma si potrebbe fare anche con il governo dimissionario. Ma questa maggioranza non c’è. E poi diciamocelo, cosa risolverebbe cambiare la legge elettorale? Agli italiani non importa come si vota, sono interessati ad avere un governo che possa effettuare le riforme quelle vere, quelle del welfare, dell’economia, della giustizia, della scuola. Un governo così non viene determinato dal criterio di scelta del deputato ma dalla solidità della maggioranza di governo. Se dalle urne uscirà un plebiscito per uno dei due schieramenti ( restano ancora due oppure a sx ci sarà un proliferare di schieramenti ?) allora potrà governare stabilmente se invece dalle urne uscirà un voto controverso come l’ultimo allora l’ingovernabilità è la giusta interpretazione del volere del popolo. Una foto dell’Italia spaccata in due. La sistemazione dell’inusuale premio di maggioranza al senato, come giustamente ricorda Fini, si può fare anche in poco tempo e con un governo uscente, tanto più che se un governo uscente può fare nomine dei cda come vorrebbe fare Prodi, sicuramente potrebbe ritoccare anche la legge elettorale.

Allora, se si tratta di un governo istituzionale per fare la riforma elettorale, per cortesia lasciamo perdere, non perdiamo altro tempo e andiamo a votare. Se si riuscisse, ma lo ritengo improbabile, a trovare una unione ( il termine non mi piace, ricorda tempi bui recenti…) una sinergia tra destra e sinistra moderati per portare a termine quelle riforme impopolari ma necessarie che servono per rimettere in piedi l’Italia, allora si potrebbe perdere del tempo a ragionarci. Ma la riforma elettorale è l’ultima di queste necessità.

Ma prima di perdere tempo in voli pindarici, ragioniamo su chi lo potrebbe volere.

Berlusconi è attento alla base… e la base non vuole governicchi.
Fini ha portato avanti un attenta e puntuale analisi sul perché votare… e non credo cambierà idea.
La Lega ha già mobilitato gli eserciti padani… voto o morte non lo si può discutere, e poi le proposte attualmente in corsa per la modifica della legge elettorale non vanno certo verso il federalismo e la facile vita dei piccoli partiti.
UDC continua a cercare sbocchi centristi che però non riescono a coalizzare il grande centro dei sogni casiniani. Apprezzabile l’apertura a destra ma rimane doppioscarpista la soluzione governo tecnico ma altrimenti si vota. Tra cioccolata e limone vorrei il cioccolato al gusto limone…. Se si vota correranno con il carro più lanciato e Berlusconi lo sa.
UDEUR non credo ci siano dubbi. Ha fatto cadere il governo per non riformare la legge elettorale.. Quali inpulsi vaticani, quali procedimenti giudiziari… il vero problema erà questo…
PRC PCI VERDI etc… verrebbero spazzati dalla nuova legge elettorale… a buon intenditor…

Rimane solo il PD. Anzi rimane solo Veltroni perché nemmeno tutto il PD sembra concorde su questo. Ma siamo sicuri che l’intento di Veltroni sia il bene dell’’Italia? A me sembra più probabile che stia cercando un anno di decantazione per far dimenticare agli italiani i 2 anni disastrosi di governo sinistro. Non è che l’intento è di far dimenticare Prodi e i caravanserraglio associato a lui?

Votiamo subito, e poi il nuovo governo plenipotenziario si sieda attorno ad un tavolo con l’opposizione a discutere sulle riforme. Non è lasciando incancrenire i problemi che si distendono gli animi, meglio litigare conoscendo qual è il ruolo di entrambi piuttosto che stare a litigare perché tutti pensano di essere maggioranza.

Buon lavoro Presidente Napolitano, è tutto nelle sue mani e non vorrei essere al suo posto…. Ma forse si!

E ADESSO??

E adesso cosa ci aspettiamo? Direttamente al voto o dopo un governo tecnico, è quasi scontato che il prossimo governo sarà più azzurro che rosso. Ma cosa dobbiamo aspettarci?

Visto che oramai da mesi si respirava nei palazzi aria di trasloco, l’idea che questa maggioranza fosse arrivata al capolinea era una certezza più che una speranza. La campagna elettorale è quindi cominciata da un bel po’. E’ quindi ovvio che tutto quello che si è sentito ad oggi è pura propaganda sia da una che dall’altra parte.
Pensare che da domani mattina spariranno i rifiuti da Napoli ( e non solo quelli buttati nelle strade ma anche quelli ancorati alle poltrone), i conti pubblici miglioreranno, l’efficienza del pubblico impiego andrà alle stelle, l’economia ripartirà, l’evasione non esisterà più, le tasse scenderanno, i clandestini torneranno al loro paese… bhè, francamente è pura fantasia.

La realtà è che abbiamo perso i due anni in cui l’economia andava benino a litigare tra estremisti di sinistra ed estremisti di centro, con al timone un comandante che si è accorto di avere i galloni solo nell’ultimo fatidico momento quando tutti gli intimavano di lasciare la nave e lui, eroicamente e stoicamente, a preferito affondare con il suo capolavoro trascinandosi dietro tragicamente tutti i suoi compagni di viaggio filistei.
Ora, con tutti i precedenti problemi incancreniti in parlamento, con la recessione alle porte, con mille nuove e difficili sfide che ci attendono, spero solo che il nuovo Governo possa trovare l’unità e la forza per portarci fuori dalle secche.
Io credo che tra i due schieramenti sia emerso in modo drammatico quali sono le differenze. La sinistra è rimasta spaccata su temi etici, economici, fiscali, di politica estera, per tutti questi 18 mesi e solo alla fine si è talmente allargata la crepa da spezzare anche l’ultimo legame ( l’’antiberlusconismo) che gli permetteva di restare uniti. A destra invece sono riusciti a dividersi da subito sulle questioni “ politiche” per esempio la leadership, la legge elettorale, la spallata, ma hanno mantenuto una coerente comunione di intenti attorno ai valori. E’ per questo che oggi, non avendo possibilità di giocarsi la leadership, non avendo modo di contrattare la legge elettorale, non avendo più necessità di dare spallate, il centrodestra si è ritrovato unito e pronto a correre di nuovo trainando un unico carro. Spero che questa unione non sia motivata da meri e bassi fini personali ma dalla chiara volontà di dare a questo Paese una chiara e forte sferzata, di darci un equipaggio e un comandante uniti e forti in grado di far navigare questa nave in acque più sicure.
Una mossa sbagliata oggi affonderebbe definitivamente il bastimento Italia, non c’è più margine di errore. Spero che chi sarà chiamato a questo onere e onore ne sia conscio.

venerdì, gennaio 25, 2008

prodi 2 il ritorno

22.01.08
Ritorno dopo un periodo in cui il tempo mi è stato tiranno, ma l’occasione era troppo ghiotta per non buttare li qualche osservazione.

Lascio per il momento l’analisi della situazione politica, degli scandali giudiziari e di tutta la bagarre fuori dal ragionamento. Prendo solo spunto dalle affermazioni degli esponenti del centro sinistra in merito all’evidente crisi di governo che solo Prodi continua a rifiutare di vedere.
TPS : “ E’ il momento meno adatto per una crisi di governo, ora che dovevamo mettere mano a politiche fiscali a favore dei lavoratori”.
MELANDRI"Se cade questo governo a farne le spese saranno i cittadini italiani a cui vogliamo rivolgere le nuove politiche di sostegno al reddito, ai salari, alla casa, alle liberalizzazioni''




Troppo tardi… in due anni il governo dei lavoratori, delle sinistre di lotta e proletariato a promesso a più riprese per bocca del suo fanto…. Hem.!! Scusate!! rappresentante Prodi e aveva messo come baluardo del programma la ridistribuzione. Vi ricordate Dicembre 2006 le uscite di Prodi “ Vedrete con lo stipendio di Gennaio” e a gennaio i lavoratori hanno visto… l’aumento delle trattenute, poi ad Agosto. “ E’ giunto il momento .. gli italiani potranno apprezzare i benefici arrivati dalle liberalizzazioni” ed effettivamente i lavoratori hanno trovato utile poter comprare le Aspirine alla Coop visti i frequenti mal di testa provocati dalla eccessiva pressione fiscale; per non parlare dei parrucchieri aperti il lunedì e dei taxi nuovi.. tutte cose che hanno cambiato al vita di tutti i lavoratori italiani. Poi nell’ultimo inverno si è sbizzarrito con la storia delle tredicesime ( calate anche quelle) e degli stipendi di Gennaio ( ancora non percepiti ma temo che la sorpresa non sarà piacevole) . E’ tardi per venire a dire “ proprio adesso che volevamo fare qualcosa di buono per voi” Dove siete stati fino ad oggi?
Ha ragione Castelli quando dice che oramai Prodi vive in un mondo onirico lontano dalla realtà ma aggiungerei che tutti i suoi compagni di dormita stanno partecipando ad un incubo collettivo che sta togliendo il sonno a tutti gli italiani.

E così, tra un sogno e un incubo, tra una canna e un unione di fatto, tra un intercettazione e una tonnellata di patume ci siamo giocati il periodo di ripresa ed ora dovremo risistemare il paese dai danni e dall’immobilismo di questi due anni oltre che affrontare la nuova recessione che oramai bussa alle porte.

La nota dolente è che, visto che oramai il danno è fatto, speravamo almeno di toglierci dai problemi la presenza ingombrante del ciclista bolognese… invece, purtroppo, si è già ricandidato come leader del partito che non ha… non c’è limite al peggio!!




ONORE AL MERITO E ALLA COERENZA!!

Roma, 22 gen. (Adnkronos) - I parlamentari Franco Turigliatto e Salvatore Cannavo' di Sinistra Critica annunciano il voto contrario alla fiducia chiesta dal governo. "Con le dimissioni di Mastella e il ritiro dell'Udeur dalla maggioranza di governo -dichiarano- assistiamo a un epilogo desolante dell'attuale esecutivo. Il fallimento consumato in due anni di politiche contrarie agli interessi dei lavoratori, disastrose per l'ambiente e complici della strategia Usa orientata alla guerra globale permanente, assume il volto piuttosto repellente di una crisi all'insegna delle beghe personali e giudiziarie di un partito-famiglia".

A dimostrazione che le persone coerenti esistono un po’ ovunque, anche a sinistra. Non condivido tutti i motivi, ma hanno mantenuto una linea unica e retta di pensiero.