martedì, gennaio 19, 2010

Chi è causa del suo mal

Pur con tutta la stima e l'affetto del caso....

Ci sono un sacco di detti popolari che calzano a pennello con l'attuale situazione locale....

Che è causa del suo mal pianga se stesso.

I se la fa e i se la ride

tanto va la gatta al lardo

 

Ma quello che calza meglio è :

" El se ga fatto el pan in casa!"



Nuova grafica e nuove funzionalità! Crea subito Gratis la tua nuova Casella di Posta Katamail

venerdì, gennaio 08, 2010

FARE che???

Farefuturo: ''Perché Feltri & Co. non fondano un partito di estrema destra?''
Vittorio Feltri
ultimo aggiornamento: 07 gennaio, ore 13:20
Roma, 7 gen. (Adnkronos) - ''Sapete cosa serve davvero alla destra italiana? Un partito di estrema destra. Di quella vera: xenofoba, populista, stracciona, sempre incazzata, con la bava alla bocca. Dura e pura. Senza tentennamenti. Con gli attributi. Maschilista, reazionaria, brutta e cattiva. Di quella che fa le manifestazioni contro gli immigrati. Di quella che raccatta i falliti della società. Di quella che urla i suoi slogan senza pensare, così per vedere l'effetto che fa. Di quella che, per dirla tutta, avrebbe fatto rabbrividire Giorgio Almirante. Un'estrema destra che si riempie la bocca di parole come nazione, popolo, patria e che le tradisce nella sostanza''. Lo scrive, su Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, il direttore Filippo Rossi
E questa nuova estrema destra, ''che odia gli intellettuali, tutti, da qualsiasi parte stanno, perché è una destra semplice, dozzinale, sciatta, strumentalmente ignorante'', potrebbe già avere un leader: ''un giornalista - scrive Rossi - che si diverte a sbaraccare il tavolo da gioco della politica. Si chiama Vittorio Feltri. Capo fazione perfetto. E poi c'avrebbe anche una classe dirigente soddisfatta finalmente dei nuovi ruoli dirigenziali: Marcello Veneziani, Daniela Santanchè e tanti altri... Gente con una certezza sempre in tasca. Con un nemico sempre pronto all'uso''. Gente che, a quel punto, ''si dovrebbe contare davvero nel paese, facendola finita con la retorica della gente. Con la retorica di quel che vuole il popolo''.
Una soluzione da prendere in considerazione - prosegue l'articolo - anche perché, adesso, questo ''leader con un giornale senza partito si sfoga pretendendo, metastasi maligna, che il Pdl, movimento nato moderato, liberale ed europeo, si trasformi in quel che non potrà mai essere''.
''Quel che non si capisce, però, onestamente - conclude Ffwebmagazine - è come sia possibile che leader politici di lungo corso e di tradizione consolidata come, giusto per fare qualche nome, Giulio Tremonti, Claudio Scajola, Franco Frattini, accettino ancora tutto questo. Accettino senza fiatare che un caudillo detti la linea di un grande partito europeo. Accettino di mandare al macero una possibilità, un'opportunità storica: quella di costruire, finalmente, anche in Italia, una destra sana, colta, moderata. Come loro. Una destra capace di parlare al paese, a tutto il paese. E non solo a una rumorosa minoranza di incazzati''.
Phytolabel.com/it
commenta


guendalina ha scritto (07/01/2010 - ore 16:34)


Fare Futuro confonde una destra con valori di destra (quindi moderata, ma non intenta a copiare il PD) con una "destra incazzata". E non capisce che la Destra oggi è incazzata proprio perché si ritrova orfana, di leader e di valori, visto che il principale leader di destra non li rappresenta più e difende posizioni completamente opposte.



Certo che l’Italia si dimostra sempre più un paese migliore di chi la governa sia intellettualmente che politicamente.
Può l’organo di una fondazione culturale scrivere tali corbellerie?
Può una semplice lettrice dare invece una risposta talmente precisa ed inequivocabile?

Può, come giustamente dice Guendalina, l’ultimo leader di destra essere il motore propulsivo delle uniche idee della sinistra italiana e pensare che chi a destra si indispettisce lo faccia solo perché è un polemico reazionario?

Per quanto ancora questa Italia bipolare potrà permettersi una sinistra priva di idee e di argomenti che ha come faro illuminante un politico che fino a qualche mese fa era ritenuto troppo di estrema destra per essere ammesso nei popolari europei e una destra in cui si litiga per accaparrarsi una leadership che ad oggi ( visto anche la pochezza dei candidati) sembra destinata a restare ben salda nelle mani del capo?
Ai posteri l’ardua sentenza e ai contemporanei il compito di creare delle alternative valide a questo pantano

PS.
Come già scrissi in Luglio anche se ora probabilmente assume un significato leggermente diverso:
” E poi si accusa il PDL e il centro-destra in genere di essere egemonico. No, la destra non è egemone… è sola!!!!”