mercoledì, settembre 05, 2007

Flavia Prodi: 'tasse' non e' parolaccia



Flavia Prodi: 'tasse' non e' parolaccia
(ANSA) - MILANO, 3 SET - 'C'e' il rischio di trasformare la parola tasse in una parolaccia'. Lo ha detto Flavia Prodi.La signora Prodi ha partecipato ad una conversazione con Rosy Bindi, Gad Lerner e altri invitati al convegno sulla marginalita' alla Casa della carita' di Milano. 'Flavia Prodi - ha detto Lerner - a cena ci ha parlato del rischio che c'e' in questa dialettica fra partiti e governo sul tema della politica fiscale'

Spicca tra tutte le notizie una delle poche dichiarazioni pubbliche della Sig.ra Flavia Franzoni in Prodi. L’uso del cognome del marito credo sia non capitato a caso. Una dichiarazione che tocca argomenti che coinvolgono il marito usandone il cognome viene legata indissolubilmente al marito stesso. Faccio un esempio bipartisan. Se la Sig.ra Veronica Lario parla in pubblico dei programmi che preferisce guardare alla TV, apprenderemo quali sono i suoi gusti televisivi. Se la Sig.ra Veronica Berlusconi parla in pubblico dei conflitti di interessi tra proprietari di Tv e politica mentre il marito è presidente del consiglio le sue parole avranno un peso politico diverso.

Chiarito il concetto sul peso delle parole della Sig. Flavia Prodi ( e non della Sig.ra Flavia Franzoni) analizziamo il contenuto. Già è grave che si riuniscano a convegni e cene questi tre commensali, La pericolosità dei tre componenti uniti è molto maggiore della somma delle singole pericolosità, ma che si riuniscano a parlare di quanto è bello e gratificante pagare le tasse….
Ricordo alla sig.ra Prodi che è apparso sui giornali, e da lei e consorte non sono arrivate smentite, che a suo carico sono state effettuate delle donazioni ai figli nel periodo in cui la legge approvata dal governo Berlusconi permetteva queste operazioni esentandole da oneri fiscali. Sia ben chiaro, credo che la cosa sia perfettamente legale, ma se la Sig.ra Prodi ha un brivido di piacere ogni volta che paga una nuova e salata tassa, perché non ha aspettato di fare le donazioni ai figli qualche tempo dopo quando l’illustre marito ha pensato bene di reinserire le tasse sulle donazioni? Si è lasciata sfuggire l’occasione per un sano momento di piacere o forse nemmeno lei credeva che il marito sarebbe riuscito a vincere le elezioni?

Ammettendo che il pagare le tasse è u dovere a cui nessuno dovrebbe sottrarsi, ritengo che la distinzione importante da chiarire in questo momento sia tra tassazione e vessazione, tra prelievo fiscale e appropriamento indebito, tra tasse e furto. In Italia il prelievo fiscale sta crescendo a detta di tutti gli esperti e si sta avvicinando al 50 % ( ho letto di una previsione per il 2008 attorno al 43-44 %) che significa che poco meno della metà dei miei soldi viene prelevata dallo stato. E’ ovvio che per un servizio di eccellenza si debba pagare un prezzo congruo, ma ho appena assistito ad un consiglio comunale in cui si spiegava che non si può garantire la copertura notturna dei vigili urbani con un organico che è la metà di quello previsto; le tre pattuglie dei Carabinieri devono coprire tutta la provincia quindi immaginate quanta prevenzione possano fare; i soldi stanziati per un progetto regionale sulla sicurezza sono stati dirottati su un progetto per l’aiuto agli extracomunitari illegali; le scuole avrebbero bisogno di più sedi più grandi ma i finanziamenti tardano, la maggiore efficienza richiesta alle aziende sanitarie viene vanificata dai servizi che devono essere dati ad abusivi a cui comunque viene concessa la tessera sanitaria. Questi sono i piccoli problemi di una piccola comunità ma per tutto il paese esistono comunque problemi sui servizi resi dallo stato. Quali sono i tempi di attesa per gli esami medici? Quali sono le condizioni delle nostre autostrade? E delle nostre ferrovie? Qual è la qualità del servizio reso dagli uffici statali dove gli addetti sono più dei clienti eppure le attese sono bibliche? Quale è il servizio reso dallo stato in ambito della sicurezza se la gente è costretta a barricarsi in casa e vivere nel terrore?
Signora Flavia Franzoni in Prodi, se al supermercato le chiedono 30 € al kg per un prosciutto crudo non è un furto, potrà essere caro ma non è un furto, ma se poi nel sacchetto pagato 30€ al kg ci trova solo una fetta di mortadella senza pistacchi e magari anche un po’ rancida lei si sente defraudata?

Nessun commento: