giovedì, marzo 06, 2008

APPUNTI PERSONALI ( per Cris)

Se Cris tornasse a leggere ci sarebbero mille cose da raccontare. Cose che mai sono state dette e mai saranno dette. Cose che anche per leggerle si deve farlo a bassa voce.
Sono cose che stanno dentro, nascoste in piccoli anfratti in quel grande vuoto che ci pervade. Sono racconti che forse un giorno racconteremo ai nipotini come favole ma che non racconteremo mai agli amici come barzellette.
Sono i ricordi di momenti difficili, quando tutto sembra insignificante, quando ti trovi a vivere circondato da persone che non sono quelle che vorresti. Nemmeno quelle persone che scegli con cura e attenzione per condividere cose importanti come la vita non sono quelle che oggi ti ronzano a fianco. Le facce sono le stesse ma è venuta meno l’aurea magia che le circondava o che tu immaginavi le circondasse.
Hai adattato la tua vita alle scelte già fatte, vivi in quei posti, con quelle persone, rinunci ai tuoi gusti e ai tuoi piaceri per avvicinare la tua vita a quella che dovrebbe essere la vita insieme ad altre persone. Eppure sei solo.
Conosci gente, frequenti persone nuove, magari incontri anche persone che ti stimolano, magari anche qualcuno che manifesta interesse nei tuoi confronti. Ti si apre una nuova via, potrebbe funzionare, magari è la volta buona. Ma devi lasciare tutto di nuovo, ricominciare da capo. Abbandonare nuovamente le tue abitudini e le tue certezze per ripartire da zero. Allora ripensi all’entusiasmo dell’ultima volta che lo hai fatto, che avventura stimolante l’iniziare un nuovo rapporto, una nuova vita, una nuova avventura.
Ma quelle emozioni che ritornano vivide nella tua mente sono l’inizio delle sofferenze che ora stanno rimbombando nel vuoto del tuo cuore…. E allora lasci che tutto prosegua come sta andando anche se aver riprovato emozioni ti fa sperare che le cose cambino. L’aver scoperto che c’è un mondo che pulsa fuori del tuo vuoto e che ci sono miliardi di persone che vivono in mezzo a problemi magari peggiori dei tuoi, persone con cui puoi riscoprire delle affinità elettive che pensavi appartenessero solo alla tua adolescenza ti accende un piccolo lumicino. Persone, luoghi, conoscenze, culture, tradizioni, storie enormemente distanti dalle tue ma che, venendone in contatto, arricchiscono te e in qualche maniera riempiono quelle sacche che compongono il vuoto che hai dentro. Ti verrebbe voglia di urlarlo quello che provi, ma ti guardi in torno e capisci che ancora non hai nessuno attorno ad ascoltarti, anzi, chi ti sta vicino non capirebbe e se mai ti sentisse allontanerebbe da te anche ogni pur piccola sembianza di rapporto umano.
Ah!! Poterti raccontare Cris, poterti rendere partecipe di fatti, di leggeri soffi di vento che prima mi hanno sfiorato delicatamente la pelle e poi mi hanno costretto a riparare dentro casa per difendermi dalle raffiche della tempesta, poterti spiegare come poi, dopo la tempesta, mi sono ritrovato più vuoto, più solo e con i capelli più scompigliati di prima.
Poterti spiegare come oggi quel vuoto sia colmo, come quel rimbombante eco si sia attutito, come quelle sacche vuote si siano riempite con mille cose nuove, con mille interessi, mille impegni, mille obblighi, mille problemi, mille soddisfazioni che non mi fanno più sentire il rimbombo sordo dell’eco quando dentro di me grido.
Poterti chiedere se anche a te la sera, quando gli impegni, i problemi, gli obblighi e i divertimenti si assopiscono, in quel preciso momento che passa dalla giornata che sei riuscito a riempire di mille cose alla notte che puoi riempire dei piaceri e delle soddisfazioni che vorresti ritagliare, ecco… in quel preciso istante ti ritrovi vuoto solo e stanco.
Se anche a te succede, sappi che non sei sola, non siamo soli, siamo circondati da persone sole dentro. Siamo tutti soli in mezzo alla gente. Siamo ricchi ma non abbiamo niente. Siamo sani ma non ci sentiamo bene. Siamo fortunati ma ci vanno tutte storte. Siamo pieni di cose da dire e non abbiamo nessuno che ci ascolti.
Ci rimane un'unica salvezza. Dobbiamo bastarci. Dobbiamo esserci sufficienti. Dobbiamo vivere per noi stessi e fare tutto quello che a noi serve. Dobbiamo riempirci di noi stessi e non aspettare di trovare qualcuno che lo faccia per noi. Noi siamo la cosa migliore da utilizzare per riempire il vuoto che abbiamo dentro.

PS
Quindi è evidente che se impegno il mio prezioso tempo per scriverti cose che ti facciano sentire meglio, sappi che lo faccio solo per soddisfare il mio egocentrismo.

Firmato
Un tuo cinico ed affezionato amico

3 commenti:

Anonimo ha detto...

C...zo Obi..
Non puoi bruciare così la nostra sceneggiatura solo per fare un piacere a sta cris.. guarda che così a cannes mica ci fanno partecipare!!!

Videoman

Anonimo ha detto...

Si ok. Cannes e Venezia ce li siamo giocati ma spero che obi continui a darci una mano in modo di arrivare in tempo per il leone di cartone al teatro comunale di Poggibonzi :-).
Silvio

Anonimo ha detto...

Porca paletta, lo aevo detto che dovevamo fargli firmare un contratto di riservatezza a quell'elemnto li.

Ciao Obi buona giornata

Gustav2