giovedì, febbraio 21, 2008

Il “NUOVO” di VELTRONI

Ho seguito poco il congresso costituente del PD non per mancanza di rispetto ma perché impegnato nei lavori di un congresso provinciale di opposta fazione.
Mi sono però rifatto grazie alle TV e ai giornali che hanno ampliamente decantato la messa in scena buonista dell’Obama di Trastevere.
Quello che ne è emerso è in linea con la ideologia uolteriana ( di uolter ndr) , già dalle prima fila della platea sembra di essere in una commedia dell’assurdo di Beckett. Si mescolano vecchi politicanti perfettamente a loro agio con facce giovani ma spaesate e sottomesse.
Sfilano poi i candidati, tutto e l’opposto di tutto. Dal sopravvissuto della Thyssen a rappresentare la classe operaia fino ad oggi sfruttata dalla sinistra per meri scopi politici, si arriva a tal Colaninno a rappresentare una classe imprenditoriale abituata alle liberalizzazioni di sinistra dove potevano comprare aziende pubbliche sottocosto per rivenderle piene di debite a costi spropositati ( nello specifico la Telecom acquistata dal babbo da un governo guidato datale D’Alema che fa ancora parte delle facce nuove di Uolter)., passando per un certo sig. Prodi che sembra essere lontano e dimenticato, sembra non sia mai stato parte di questo PD ma in realtà ne è il presidente ed è lui ad aprire i lavori della costituente del suo partito. Si cerca di andare contro le leggi naturali dell’ereditarietà “ Che le colpe dei padri ricadano sui figli”!!!

Si arriva poi finalmente a parlare del programma per punti, 12 per la precisione, e sembra un numero mistico per il PD. Ricordate i 12 punti di Prodi? Realizzati 0 ! Anche qui il “nuovo” che torna! Potevano almeno essere così furbi da farne 11 o 13. Sono ricaduti sullo stesso numero che riporta alla memoria la prova di governo del loro presidente. Ma eccoli, i punti fondamentali:

• INFRASTRUTTURE: Quelle che Berlusconi chiamava “Grandi Opere” e per cui è stato deriso dalla sinistra. Quelle che Prodi (attuale presidente del PD e ex Presidente del consiglio) in 22 mesi non ha nemmeno cominciato a prendere in considerazione se non per chiudere quelle avviate dal precedente governo.
• MENO TASSE : lo slogan “Meno tasse per tutti” di Berlusconi per cui è stato costantemente deriso dalla sinistra. Senza dimenticare le rassicurazioni del Prodi ( attuale presidente del PD e ex Presidente del consiglio) che asseriva in campagna elettorale di voler abbassare le tasse per poi invece aumentarle.
• PIANO CASE: Già mostrato da Berlusconi settimane fa e sbandierato come prioritario da Prodi ( attuale presidente del PD e ex Presidente del consiglio) senza però riuscire ad applicarlo
• SICUREZZA e AUMENTO degli AGENTI IN STRADA: Mica sarebbero i poliziotti di quartiere di Berlusconi? E in questi 22 mesi cosa ha fatto Prodi ( attuale presidente del PD e ex Presidente del consiglio) oltre a ridurre i fondi per la sicurezza e promulgare leggi lassiste e contro la sicurezza?
• RIDUZIONE SPESA PUBBLICA: Per esempio i tetti di spesa per gli enti locali proposto da Berlusconi e contro cui si scagliava il sindaco di Roma , tale Veltroni attuale candidato premier nel partito di Prodi ( attuale presidente del PD e ex Presidente del consiglio), affermando che così sarebbero stati chiusi gli asili nido e spenti i lampioni.
• IL SALARIO MINIMO GARANTITO: Chiaro esempio di meritocrazia… e poi ridevano dell’innalzamento delle pensioni di Berlusconi. Su questo punto invece Prodi ( attuale presidente del PD e ex Presidente del consiglio) è stato coerente con il suo attuale candidato premier. Infatti ha stabilizzato montagne di precari nella pubblica amministrazione alla faccia del merito e dell’eccellenza tanto pubblicizzata da Uolter.
• ASSEGNO AI NUOVI NATI: Come fece a suo tempo Berlusconi e che fù prontamente abolito da Prodi ( attuale presidente del PD e ex Presidente del consiglio) appena insediato al governo pur promettendo un accompagnamento fino alla maggiore età a tutti i “bamboccioni”.


Un programma facilmente realizzabile ora che Uolter può correre libero e solo verso le elezioni…. A parte l’apparentamento con Di Pietro e i corteggiamenti a Tabacci e ai radicali. Oddio … soli…

Insomma, sembra di essere a Londra tanto l’atmosfera si è fatta fumosa. Ma sappiamo di non essere in rosticceria perché oltre il fumo manca l’arrosto.

Però ora l’attesa è spasmodica per il programma della PDL che non può ricadere nel già visto.
Mi piace la richiesta di Milton letto sull’ Occidentale ( www.loccidentale.it) che riporto :
“Le tasse giù, non alla Visco, un punto all’anno e poi vedremo, come detto dal PD, ma giù ora e tanto da non superare un terzo dei guadagni di ciascun cittadino. Il tutto finanziato con la riduzione della spesa pubblica: blocco del turn over, mobilità e, dove è possibile, liberalizzazione della PA, a casa i fannulloni di Stato e i “distaccati” sindacalizzati. E poi, innalzare l’età pensionabile a 65 anni, come in tutti paesi civili del mondo, aumentare il potere d’acquisto dei cittadini con un programma di liberalizzazioni (servizi pubblici locali, trasporti, distribuzione, energia, professioni...) che introduca trasperenza e competizione (e quindi prezzi più bassi). Dare spazio alla sussidiarietà, dare ai cittadini la libertà di scelta e far fare allo Stato solo quello che la società non riesce a fare; una rivoluzione della sussidiarietà per eliminere la devastante e rapace intermediazione della politica e per ridurre i costi dei servizi aumentandone la qualità. E poi contrattare i salari, laddove i salari vengono erogati, legandoli alla produttività e detassando pesantemente gli straordinari e i premi di produzione.
Insomma, un terremoto liberale, un vortice di libertà, per strapazzare i liberali d’accatto, i parvenu interessati e far vincere la libera scelta dei cittadini. “

Buon lavoro PDL

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