martedì, aprile 17, 2007

I nostri rappresentanti!

I nostri rappresentanti!

Oggi dal sito di Affari Italiani sfogliando la pagina delle ultime notizie leggo e riporto:

11.40 Telecom/ Di Pietro, Beppe Grillo all'assemblea in mia vece

Già prima di questa fondamentale investitura del Sig. Beppe Grillo non mi sentivo un gran che rappresentato dall’attuale governo, ma ora sono convinto che il governo attuale tutto può essere tranne che rappresentante del popolo italiano.

Intendiamoci, stimo e applaudo Beppe Grillo per quello che sta facendo, il problema è che il Governo italiano per bocca di un suo ministro possa pensare di partecipare all’assemblea degli azionisti di una importantissima S.p.A. nazionale che gestisce uno dei fondamentali servizi sul territorio e che sta attraversando “qualche” problema mandando in sua vece un comico, un ottimo comico ma pur sempre un comico.
Fino ad oggi il governo poteva sceglier tra due atteggiamenti da tenere nei confronti della vicenda Telecom:
1- Il Governo si astiene da qualunque ingerenza sulle aziende quotate in borsa e da buon spettatore può solo assistere ed attendere la decisione del consiglio di amministrazione di una S.p.A. autonoma e indipendente.
2- Il Governo, a garanzia della gestione della rete di telecomunicazione, ritiene indispensabile il suo intervento per tutelare gli interessi nazionali e opera affinché i problemi di Telecom vengano risolti in ambiti di libero mercato ma sotto il controllo del Governo oppure interviene ridiventando proprietario di quanto serve per garantire il servizio fino ad ora gestito dalla Telecom( può prendere il controllo dell’azienda o della sola rete).

Come un pò in tutte le questioni spinose affrontate fino ad ora il Governo e rimasto con i piedi su due scarpe, ha mostrato un ambiguità o un abilità da prestigiatore nel far vedere tutto e il contrario di tutto. Promettevano e spergiuravano riduzioni di tasse in campagna elettorale e poi emanano una finanziaria con un centinaio di nuove tasse, Predicano il pacifismo e poi mandano in guerra le associazioni umanitarie a fare a botte con i governi presso i quali dovrebbero essere accreditati, si inorgogliscono per aver giustamente salvato la vita a un giornalista italiano ma poi dichiarano pomposamente che non centrano nulla che è stata tutta opera del governo afgano o di Emergency, fanno rifinanziare le missioni militari facendole passare per missioni umanitarie e poi le riforniscono di armi e mezzi per poter contrastare i terroristi che hanno riempito le polveriere con i soldi dei riscatti italiani, propongono i DICO e parlano di politiche a sostegno della famiglie, annunciano che la TAV si farà ma senza scontentare gli abitanti della val di Susa che non la vogliono, ha liberalizzato i principali settori dell’economia nazionale toccando tassisiti, farmacisti e benzinai,etc.etc… Oggi il colpo di scena, il tocco da artista della dabbenaggine e dell’ambiguità.
Visto che l’azienda che gestisce le telecomunicazioni della nazione sta attraversando qualche problema e visto che noi interveniamo ma non lo diciamo, vorremmo renderla pubblica ma diciamo di privatizzarla, sosteniamo che una spa è libera da ingerenze governative ma i nostri interessi non ci permettono di starne fuori, crediamo nel libero mercato ma piuttosto che in mani straniere la vorremmo in mano all’odiato Berlusconi, visto che è evidentemente una barzelletta interveniamo al consiglio di amministrazione ma come rappresentante del governo inviamo un comico.
Ecco, in effetti pensandoci bene forse mi sento più rappresentato da Beppe Grillo che da questo Governo

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