venerdì, ottobre 23, 2009

RAPPORTI FAMIGLIARI


Cassazione: ''Famiglia? Lo è ogni coppia se c'è un rapporto di mutua assistenza''

 

ultimo aggiornamento: 22 ottobre, ore 19:57

Roma - (Adnkronos) - Per gli 'ermellini' rientra nel concetto anche un'unione di fatto. Contano l'assistenza e la solidarietà reciproca sussistenti ''per un apprezzabile periodo di tempo"

 

Roma, 22 ott. (Adnkronos) - Nel concetto di famiglia devono includersi a pieno titoli tutte le coppie tra le quali "siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà per un apprezzabile periodo di tempo". Parola di Cassazione secondo la quale per far rientrare nel concetto di famiglia, una coppia, anche di fatto è "sufficiente solo la stabilità del rapporto". In particolare i giudici della II Sezione penale (sentenza 40727) ricordano che il richiamo contenuto nell'art. 572 c.p. (che punisce i maltrattamenti in famiglia), "alla famiglia deve intendersi riferito ogni consorzio di persone fra le quali, per strette relazioni e consuetudini di vita, siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà per un apprezzabile periodo di tempo".

L'occasione per ribadire il principio, a piazza Cavour, è stata offerta dal ricorso di un extracomunitario originario di Tirana, Ledion T., che dalla Corte d'Appello di Cagliari, nel maggio 2006, era stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata e ricettazione. La difesa dell'immigrato ha tentato di alleggerire la posizione in Cassazione puntando sul fatto che l'art.572 c.p. si dovrebbe applicare soltanto alle famiglie conviventi "more uxorio". Piazza Cavour ha dichiarato inammissibile il ricorso e ha ricordato che "la tutela apprestata dalla norma penale si estende anche alle famiglie di fatto".

 

 

Questa la velina dell'ADNKronos che espone la notizia.

 

Da una rapida riflessione mi sono reso conto che con il mio collega di ufficio ci possiamo considerare una famiglia.

 

Vediamo il perché analizzando la frase, quindi famiglia è:

"ogni consorzio di persone" : da wikipedia consorzio è "un'aggregazione volontaria legalmente riconosciuta che coordina e regola le iniziative comuni per lo svolgimento di determinate attività di imprese o enti pubblici."

Io e il mio collega non siamo obbligati a stare qui, siamo volontari in qualche modo. Lavoriamo in una società legalmente riconosciuta che coordina e regola le iniziative ed è un impresa.

 

 

"per strette relazioni e consuetudini di vita, siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà per un apprezzabile periodo di tempo". : Io lavoro li con questo collega da 8 anni e mi sembra un apprezzabile periodo di tempo, siamo per 10-12 ore al giorno a un metro e mezzo uno dall'altro, viviamo quindi una stretta relazione.  Ogni giorno alle 9,30 beviamo un caffè, ci troviamo alle otto di mattina e torniamo casa alle 7 di sera, mangiamo assieme, abbiamo consuetudini di vita in comune.  Tra di noi ci diamo una mano nei momenti di difficoltà, ci porgiamo reciproca assistenza e solidarietà.

 

Tenendo presente che passo più tempo con lui che con mia moglie il cerchio si chiude.

 

Ma se domani mi licenzio, il mio collega deve continuare a versarmi gli alimenti e pagare la metà dei caffè che bevo durante la settimana? E assieme possiamo chiedere l'adozione di un bambino? 

Ma si può definire un concetto importante e complesso come la famiglia con frasi generiche e superficiali come quelle usate dalla cassazione? Ma è questo il mondo che vogliamo passare ai nostri figli?

 



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