venerdì, agosto 03, 2007

QUANDO SI DICE LA COERENZA!!

QUANDO SI DICE LA COERENZA!!


Cera una volta un portavoce del governo in carica ( purtroppo) che
veniva fotografato mentre adescava un travestito. La notizia venne
tenuta segreta, addirittura qualche direttore di giornale ha comprato
pagandole di tasca propria le foto incriminanti purchè non venissero
pubblicate. Quale attaccamento al lavoro! Un altro giornalista, becero
e truculento, ha invece fatto scoppiare il caso e le foto sono apparse
sulle pagine di tutti i giornali. Il governo in carica (purtroppo) si
è stretto attorno al suo portavoce così duramente attaccato da questi
giornalisti di bassa lega che invece di occuparsi delle notizie vere
quali il festival della canzone dialettale tenutosi nello stesso
periodo alla festa dell'Unità di Montestrapulcione in Greve, sprecano
inchiostro per attaccare il portavoce del Presidente del Consiglio in
carica (purtroppo) che dopo aver lavorato sul decreto legge
riguardante le coppie di fatto ha voluto approfondire l'argomento per
poter essere più preparato nel merito della questione.
L'opposizione ( purtroppo) , con scarso senso del dovere, si scaglio
contro il povero portavoce chiedendone le dimissioni, ma il portavoce
invece venne promosso a "Unico Gran Portavoce Ufficiale Incontestabile
e Intoccabile del Presidente del Consiglio e di Tutto il Governo La
cui Ultima Parola Risulterà Incontestabile e Indiscutibile al di la di
Ogni Bega Interna alla Maggioranza e al di Sopra delle Proteste dell'
Opposizione" carica che per comodità da quel momento venne contratta
in "U.G.P.U.I.I.P.C.T.G.U.P.R.I.I.A.O.B.I.M.S.P.O".
Tutti i titoloni ( o quasi) della stampa dell'epoca erano ad
attaccare il becero direttore di giornale che aveva scatenato lo
scandalo contro il "U.G.P.U.I.I.P.C.T.G.U.P.R.I.I.A.O.B.I.M.S.P.O"
del governo e a difesa della libertà di scelta sessuale del
"U.G.P.U.I.I.P.C.T.G.U.P.R.I.I.A.O.B.I.M.S.P.O" anche se il
"U.G.P.U.I.I.P.C.T.G.U.P.R.I.I.A.O.B.I.M.S.P.O" è sposato e con figli.

Cera una volta anche un "onorevole" di un partito dell'opposizione
(purtroppo) che, stanco delle lunghe giornate passate a Montecitorio a
legiferare per il bene del paese, una sera decise di uscire per una
cenetta tra amici. Il fato beffardo lo fece incontrare con una dolce
giovine amica dei suoi amici. Il baldo "onorevole" , dimenticandosi di
avere una moglie e dei figli che lo attendevano a casa, sentì un tuffo
al cuore e si smarrì nei timidi occhioni di quella dolce pulzella e
quando lei confesso di non avere un posto dove andare a dormire lui,
da baldo ed eroico messere, gli propose di portarla a dormire nel
"suo" castello ( in realtà le spese degli alberghi per i deputati
"temo" siano a carico nostro e quindi potremmo dire che portò la
pulzella nel "nostro" castello). Arrivati nell'albergo la pulzella
chiese di poter ospitare anche la sua dama di "compagnia" e, dopo aver
ripagato il prode e "onorevole" messere per la sua ospitalità andò a
prendere le medicine prima di coricarsi. Purtroppo il farmacista di
fiducia di questa dolce pulzella aveva esagerato nel preparare le
pozioni e così la giovine si sentì male. Il prode e "onorevole"
messere indomito affrontò la situazione e, incurante del suo buon
nome, pur di salvare la vita alla pulzella si fece scoprire con i
calzoni calati da tutti quei giornalisti che passavano casualmente di
li mentre stavano scrivendo interessantissimi articoli sul "Festival
della Vendemmia del Vino dei Castelli Romani Svoltosi all'Interno
della Festa dell'Unità di Bracciano" più conosciuto come "
F.V.V.C.R.S.I.F.U.B.". Mollato il servizio sull' "
F.V.V.C.R.S.I.F.U.B." tutta la stampa si scagliò conto il povero ed
eroico "onorevole" messere che, su loro pressione fu costretto a
dimettersi e lasciare l'incarico.

Cera una volta un VERO CAVALIERE che per le proprie capacità e per il
volere del popolo diventò Presidente del Consiglio. Il prode e VERO
CAVALIERE nella sua vita aveva affrontato mille battaglie e mille
battaglie stavano affrontando i suoi fidi scudieri. Ma la magistratura
volle indagare sulle imprese del VERO CAVALIERE e dei suoi scudieri,
volle capire da dove venivano le leggende che circolavano sulle sue
opere, imprese e tesori. Ma il VERO CAVALIERE, dall'alto della sua
carica impedì che si indagasse su di lui e sui suoi fieri scudieri.
Poi un periodo buio scese sulle terre del VERO CAVALIERE che venne
scalzato dal suo incarico e pur restando l'unico VERO CAVALIERE il
posto di Presidente del consiglio venne preso dalle forze a lui
avverse e il VERO CAVALIERE venne sostituito dal prode Prodi e i venti
freddi delle colline bolognesi raffreddarono gli umori di tutto il
regno. Ma anche il prode Prodi e i suoi fidi compari avevano alle
spalle leggende, imprese e tesori. La magistratura decise che ( con
pensiero equo e solidale) anche questi prodi cavalieri andavano
indagati. Il prode Prodi consultò i suoi prodi e per bocca del suo
"U.G.P.U.I.I.P.C.T.G.U.P.R.I.I.A.O.B.I.M.S.P.O" fece sapere che si
poteva indagare ma senza curiosare, si poteva intercettare ma senza
ascoltare, si poteva parlarne ma senza farsi sentire…. E che comunque
gli avrebbe fatto sapere cosa avrebbe deciso a suo insindacabile
giudizio, sempre che tutti i suoi amici fossero d'accordo.
Il VERO CAVALIERE, anche se le beghe riguardavano i suoi avversari si
"elevò in tutta la sua altezza" e con la sua voce tonante e con la
rettitudine che lo contraddistingue mise il suo veto. " NO!! Chi è al
governo non va indagato, che sia esso un mio affiliato o che sia
quello che mi ha ….. scalzato!!!"
Questa è forse l'unica storia in cui alla fine non si può scrivere "E
vissero tutti felici e contenti" al massimo potremmo sbilanciarci e
dire " E ci dissero che finalmente dobbiamo essere tutti felici e
contenti..:" ma come in tutte le storie di eroici cavalieri, esiste
sempre una morale….
Si possono avere opinioni giuste o meno giuste. Si può essere coerenti
o meno coerenti. Ma quando incoerentemente si salta da un idea
sbagliata ad un'altra altrettanto sbagliata le cose sono due :
O c'è malafede o la natura è stata particolarmente ingenerosa !!!

Non è mia intenzione accusare di immoralità qualsiasi
"U.G.P.U.I.I.P.C.T.G.U.P.R.I.I.A.O.B.I.M.S.P.O", non è mia intenzione
perdonare qualsiasi "onorevole" ( volutamente in minuscolo e tra
apici) colpevoli entrambi di scarsa furbizia prima che di
comportamenti immorali. Si presume che per ricoprire le loro cariche
debbano essere persone intelligenti e capaci prima che moraliste. Le
loro imprese gettano, secondo me, molte ombre sulle loro capacità di
giudizio prima che sulla loro moralità.

Non voglio nemmeno esprimermi sulla posizione del VERO CAVALIERE
riguardo alle indagini e alle intercettazioni. All'interno della
destra molti sono d'accordo e molti non lo sono. La cosa su cui volevo
puntare il riflettore è la coerenza. La coerenza di chi fa
informazione che scrive le notizie non quando ci sono e come sono ma a
seconda di chi coinvolgono. La coerenza di chi è chiamato ad avere
capacità di guida e di giudizio e che questa capacità di giudizio deve
mantenerla quando è a lui favorevole come quando gli è avversa.
Questa è la differenza tra un accozzaglia e un esercito guidato da un leader.

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